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Paolo Tienduri: «Amici? La più gran bella fregatura della mia vita»
Paolo Tienduri

Paolo Tienduri: «Amici? La più gran bella fregatura della mia vita»

Il protagonista di oggi è il perugino Paolo Tienduri, gioielliere ed ex sfidante di Marco Carta. In questa profonda intervista, il ragazzo fa un bilancio della sua vita, raccontandoci il rapporto con la musica, i sacrifici per arrivare alla fine del mese e il legame con alcuni ex talent. Spiega come Amici sia stata un’esperienza amara, dovuta forse alla giovane età, ma soprattutto un punto di rilancio che lo ha spinto fino al Bootcamp di XFactor e all’Accademia di Enrico Brigano.


Se in precedenza ha vissuto periodi altalenanti, oggi si è riconciliato con se stesso e si sente appagato della sua vita quotidiana lontana dai riflettori. Come di consueto, vi proponiamo l’intervista integrale. Buona lettura!

Paolo Tienduri
Credits: Paolo Tienduri
Paolo Tienduri: l’infanzia e gli esordi

Ciao Paolo, potresti spiegarci come e quando ti sei avvicinato alla musica?

«Certamente! Mi sono avvicinato alla musica quando ero poco più di un bambino. Ho sempre avuto una fortissima curiosità e sete di conoscenza, ma ho cominciato a cantare per caso, all’età di 19 anni, dopo un grave lutto. Perché nella musica ci si può rifugiare e trovare un proprio spazio.»

C’è qualcuno che, inizialmente, ti ha ostacolato o spinto verso questa passione?

«Inizialmente sì, ma nessuno mi ha mai vietato nulla. Io provengo da una famiglia semplice e concreta, ma le vicissitudini mi hanno costretto a fare i conti a fine mese e a guardare in faccia la realtà. Fare il cantante non è una certezza, però sono un capoccione: se mi metto qualcosa in testa, niente e nessuno riesce ad ostacolarmi!»

Quali sono i tuoi modelli musicali di riferimento? C’è un artista che ti ha particolarmente influenzato?

«Da buon italiano quale sono, è quasi scontato dire che i miei modelli di riferimento sono i grandi artisti italiani che, negli anni 60 e 70, hanno reso unica la nostra storia musicale. Ornella Vanoni è una delle mie cantanti preferite, ma credo che Lucio Battisti e il cantautorato in generale siano un po’ di nicchia. Mi piacciono molto anche Fiorella Mannoia, Lucio Dalla, Noemi, Gianna Nannini, Amy Winehouse, Ed Sheeran e Pink.
Del panorama attuale, invece, apprezzo particolarmente due ragazze che hanno cominciato il loro percorso insieme a me ed ora sono maturate: sto parlando di Emma Marrone e Alessandra Amoroso. Che dire…L’affetto personale nei loro confronti è sicuramente un po’ condizionante.
Infine non posso non citare l’anima e il graffio di Mimì (Mia Martini), un’artista che porto nel cuore. Era la cantante preferita di mia madre!»

Forse non tutti sanno che poco più di 10 anni fa hai partecipato ad Amici sfidando Marco Carta. Ci racconteresti com’è andata e cosa ricordi di quella breve ma intensa esperienza mediatica?

«Ho sempre definito questa parentesi della mia vita con un ossimoro, la più gran bella fregatura della mia vita, perché mi riporta ad un tempo spensierato, pieno di sogni e speranze. Sappiamo tutti com’è andata la sfida, ma vi assicuro che non è stato semplice scontrarsi con un personaggio che aveva già scalfito il cuore di tante ragazzine e casalinghe annoiate. Vi chiederete come mai utilizzo ancora questo tono, e io vi rispondo così: durante Tale e quale show mi sono permesso di criticare l’impegno e la riuscita di una performance di Marco e qualche secondo dopo si è scatenato l’inferno. Uno dei pochi ad aver preso le mie difese è stato Valerio Scanu, che ha commentato nella mia bacheca.Tuttavia non mi aspettavo di ricevere ancora, dopo 10 anni, tanto astio da gente che sa ben poco della mia vita reale.

Paolo Tienduri

Cosa non ha funzionato secondo te?

«Sicuramente la mia emotività: ero poco più che un ventenne inesperto e il solo impegno e l’incoraggiamento non sono stati sufficienti. Diciamo che il mio carattere non mi ha mai aiutato troppo: l’essere irruente e lapalissiano spesso mi fa sembrare costruito, ma chi mi conosce bene sa che in realtà sono trasparente e senza filtri.»

Se potessi tornare indietro nel tempo, cambieresti qualcosa? Dalla scelta dei pezzi, a quella del talent…

«Probabilmente mi sarei trasferito a Roma per studiare con veri e propri professionisti ma, nonostante il mio breve percorso ad Amici, ho avuto la fortuna di confrontarmi con Fabrizio PalmaRossella Ruini e Grazia Di Michele. Se avessi cominciato prima, però, avrei tratto maggiori benefici.
Ritornando alla sfida, invece, ho sempre cantato ciò che mi scaldava l’anima e i pezzi che ho scelto mi rappresentavano al meglio. Quindi no, non li cambierei affatto. Forse solo la determinazione e uno studio più approfondito avrebbero fatto la differenza, perché talvolta non ci si può improvvisare cantanti. Avere un bel timbro senza la voglia di crescere, studiare e mettersi in discussione serve a ben poco. Poi sarà il tempo a far la sua scelta, no? Sul talent, invece, non ho dubbi: rifarei tutto quello che ho fatto!»

Paolo Tienduri: il percorso dopo Amici

Cos’è successo dopo Amici? Ti sei preso del tempo per riflettere e approfondire gli studi?
«Dopo Amici ho sempre cercato strade lavorative parallele perché, purtroppo, non si campa di sogni: ho fatto il cameriere per pagarmi l’università e gli studi di canto e, poi, mi sono presentato ai casting e alle selezioni in giro per l’Italia. Non ho mai smesso di provarci, anzi ho sempre cercato di migliorarmi: fino al 2014 ho studiato con Grazia Di Michele nell’Accademia di Enrico Brignano e ho lavorato con piccole partiture nel coro di Amici, nelle edizioni vinte dai The Kolors e Sergio Sylvestre. Ho fatto tanti spettacoli teatrali, ma anche serate live in locali e piazze.»

E adesso? Che tipo di rapporto hai con la musica?
«Dopo un grave lutto familiare ho abbandonato un po’ l’ambiente, perché cantare è mettersi a nudo, farsi leggere per quello che si è e io non ero in pace con me stesso. Questo mi ha portato ad una pausa di circa un anno e mezzo, ma poi ho capito che mamma non avrebbe voluto e pian piano mi sono rimesso in carreggiata.»

Credits: Paolo Tienduri

In base alla tua esperienza personale, pensi che oggi un talent show sia un’ottima opportunità per sfondare? Oppure esistono degli strumenti alternativi, come il web?

«Credo che il web sia un ottimo strumento per farsi conoscere e arrivare a un pubblico più ampio, anche se è un terreno nuovo per me. Io sono un ragazzo all’antica, che ama il contatto con la gente e gli sguardi di chi si emoziona, come il pubblico. Non ho profili su Youtube ma sono sicuro che le nuove leve lo sapranno gestire meglio di me. La cosa più importante non è scegliere un talent o il web, ma studiare seriamente per fare questo mestiere.»

Parteciperesti ad un altro talent?

«Nel 2014 – anno in cui vinse Michele Bravi – sono arrivato tra i 20 cantanti uomini over al Bootcamp di X-Factor, ma non andò benissimo purtroppo. Porto nel cuore MorganElio e tutte le belle parole che hanno speso per me, ma non escludo di riprovarci in futuro.
Farei un altro talent? Sì, ma ne vorrei uno che mi faccia ridere, arricchire e divertire. Una sorta di Tale e quale show. Caro Carlo, farai anche un’edizione non famosa? Speriamo!»

Forse la domanda ti sembrerà un po’ scontata e banale, ma cosa ne pensi di Marco Carta e del suo percorso artistico?

«Difficile da dire in due parole. La determinazione, lo studio, l’impegno, l’evolversi, il mettersi in gioco sono caratteristiche primarie rispetto ad un bel timbro ed una bella faccia. Questi due elementi non bastano e il pubblico non è stupido. La musica è sapersi donare, impegnarsi seriamente, mettersi alla prova. Oggi, pur facendo il gioielliere e non il cantante, sono appagato della mia vita e non farei cambio con la sua carriera. Forse avrei voluto solo un’opportunità reale da Queen Mary. Me la meritavo in fondo. Ma, nonostante tutto, auguro tanta fortuna a Marco!»

Paolo Tienduri: i sogni e i progetti futuri

C’è qualche altro artista uscito dai talent che apprezzi maggiormente? O qualcuno con cui ti piacerebbe duettare?
«Come dicevo prima, amo Alessandra e la capacità di donare il suo cuore, la dolcezza, l’emotività e il suo essere autentica e sincera. Emma, invece, è una guerriera, una donna con le palle, una leonessa con una bella anima. Insomma, sono due donne straordinarie e sarebbe un sogno poter duettare con loro. Ma non saprei fare una scelta.

Credits: Paolo Tienduri

Di Valerio Scanu ammiro il talento, la determinazione, la grinta, il continuo mettersi in discussione e il suo essere camaleontico: un imprenditore di se stesso!

La delusione vera è stata Chiara Galiazzo: eravamo amici di vecchia data e, poiché ogni anno passavano tutti tranne noi, ci definivamo scherzosamente ‘’gli sfigati di Amici‘’. Poi arriva X-Factor e il successo ti cambia: qualche volta anche troppo, fino a non riconoscere più chi pensavi di conoscere bene. Continuo a portare nel cuore e a tenere per me le risate insieme, quelle vere.»

Stai seguendo l’attuale edizione di Amici? E se sì, c’è qualcuno che ti ha già colpito?

«Il lavoro assorbe quasi tutto il mio tempo ma, quando posso, lo guardo molto volentieri. Quest’anno l’unico ad aver catturato la mia attenzione è stato Matteo: mi piace molto la sua anima black e penso che faccia davvero la differenza. In bocca al lupo Matteo!»

Hai dei progetti in cantiere?

«Anche se ho 34 anni e non sono più un ragazzino, il mio obiettivo è continuare a studiare seriamente. Non so ancora cosa mi riserverà il futuro, ma prenderò tutto ciò che viene e valuterò bene le opportunità che mi si presenteranno davanti, come ho sempre fatto.»

Come ti immagini fra 10 anni?

«Spero di essere un quarantenne sereno che ama il suo lavoro, gli amici e le persone vicine, insieme alla musica, l’unica vera compagna della mia vita!»

Credits: Paolo Tienduri

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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