Argento nasce a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi.
Tra parole segnate sugli scontrini del bar e frastuono di bombe in TV scrive “Anche solo una volta”, il suo primo singolo, uscito in radio ed in tutti i migliori digital stores il 24 Marzo 2017 per Alka Record Label.
Dopo aver scalato la classifica radio Indie Music Like con 5 settimane di permanenza, esce il 25 Luglio 2017 il nuovo singolo dal titolo “Goccia” che, dopo essere stato recensito e pubblicato su Radioccop, entra in rotazione su Antenna Sud TV (canale 196 del DTT) per diversi mesi.
Il 30 Gennaio 2018 esce il terzo singolo “Rachele”, sempre distribuito e promosso dall’etichetta ferrarese Alka Record Label, in anteprima esclusiva per RockOn, magazine di riferimento per la musica indipendente in Italia.
Nell’estate 2018, con la produzione di Alka Record Label e Massaga Produzioni, lavora per la realizzazione del suo primo album, realizzando 2 nuovi singoli, di cui uno presentato per le selezioni di Sanremo Giovani, grazie al quale risulta tra gli artisti scelti dalla Commissione musicale per le audizioni del 12 Novembre del Festival di Sanremo.
A fine Ottobre 2018 è finalista della 14° edizione del Premio Bianca d’Aponte ad Aversa, dedicato alle migliori cantautrici italiane.
Ma adesso conosciamola meglio!
Ciao Ilaria, presentati ai nostri lettori.
«Sono Ilaria, una ragazza nata e cresciuta a Francavilla Fontana. Mi sono diplomata all’Istituto Tecnico Commerciale “Giovanni Calò”, tutta fatica sprecata perché dopo il diploma ho fatto tutt’altro. Mi sono appassionata alla fotografia e, così, ho deciso di iscrivermi all’Accademia Fotografica di Brindisi (AFI), per poi lavorare presso uno studio fotografico francavillese.
Nel 2017 mi sono trasferita a Ferrara per amore, un grande passo uscire dalla mia zona di comfort e iniziare un nuovo capitolo della mia vita. Se non fosse stato per questo amore, forse, non sarebbe mai nata Argento.»
A cosa dobbiamo Argento, il tuo nome d’arte?
«Non l’ho scelto, è un nome che forse mi ha scelta.
Da piccola spesso dormivo dai nonni, e ogni volta che mia nonna mi metteva a letto mi sussurrava “sogni d’argento, perché quelli d’oro li farò io sognando te”.
Ecco da dove proviene “Argento”, dall’amore puro di mia nonna.»
Come e quando ti sei avvicinata alla musica?
«Una mattina, così per caso. Non sto scherzando.
Avevo 17 anni e come ogni mattina, prima di andare a scuola, guardavo MTV con una bella tazza di cappuccino e pancake fumanti. In tv passava il video di una giovane cantante, Avril Lavigne, con il suo singolo Complicated. Vedevo lei così sorridente, libera e felice di cantare e suonare e poi vedevo me, così timida, insicura e con zero sogni. Non so come spiegare, è stato amore a prima vista, ma più che altro è stato come se avessi preso uno schiaffo in faccia, così forte da svegliarmi davvero.
Penso che proprio la sensazione di quel giorno abbia cambiato la mia vita.
Poco dopo, con i soldi del mio diciottesimo compleanno, acquistai la mia prima chitarra acustica e invece di studiare per gli esami del quinto anno, guardavo per ore tutorial su YouTube per imparare a suonarla. Io, la mia chitarra ed il pc tra le quattro mura della mia stanzetta, è così che passavo gran parte del mio tempo, tenevo per me questa passione, questo sogno.»
C’è qualcuno che, inizialmente, ti ha spinto o ostacolato verso questo mondo?
«Fortunatamente nessuno mi ha mai ostacolato ad inseguire i miei sogni.
Ah sì, un mio ex. Ex proprio per questo!»
Chi sono i tuoi modelli di riferimento?
«Avril Lavigne è stata la mia ispirazione, il mio punto d’inizio e non me ne vergogno. Poi sono cresciuta e nel corso degli anni ho davvero ascoltato quasi di tutto.
La mia band preferita in assoluto? I Coldplay, quindi loro sicuramente.»
Quale ruolo possiamo dare oggi alla musica?
«Oggi la musica è un flusso di proposte artistiche molto veloce e ogni proposta è meno duratura nel tempo, come poteva esserlo magari in passato. I motivi possono essere tanti: fruizione gratis su internet, la catena di montaggio dei talent show televisivi, ecc.
Tutto ciò, secondo me, mette a dura prova il ruolo autentico della musica nella vita di tutti, ovvero aggrapparsi ed emozionarsi per sempre ad un’opera.
Questo stato ha portato sicuramente le case discografiche a proporre negli ultimi anni musica usa e getta senza ricerca o unicità artistica, se non in pochissimi casi.
La strada è lunga per fare inversione di marcia, ma sono sicura che il successo degli artisti indipendenti negli ultimi anni sarà il giusto carburante.»
Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
«La creazione artistica, sopratutto nella musica emergente, penso sia troppo ricca di tecnologia e comodità.
La buona e sincera musica nasce spesso dal disagio e dalla necessità di fare tanto con poco. Tutto ciò non lo sto percependo sinceramente nella musica italiana, tranne in alcuni casi. Quindi, per noi emergenti, creare qualcosa all’altezza della potenza delle produzioni di almeno 20 anni fa sembra un’ impresa titanica. Creare qualcosa che resti nel tempo dovrebbe essere la prima ossessione di un’artista.
Penso che in generale, secondo il mio piccolo parere, non abbiamo i mezzi e i contenuti necessari per creare quel qualcosa in questo periodo storico.»
Qualche settimana fa è uscito “Mescolare”, il tuo nuovo singolo: come è nata l’idea della sua creazione e produzione? E che riscontro sta avendo col pubblico?
«Mescolare parla di quella sensazione di impotenza nei confronti del mondo, delle cose che proprio non sopporto. Questa lista di cose scritta come se fosse una ricetta medica che vorrei tanto strappare. Infatti mescoliamo e ingeriamo tutto il giorno cose inutili, cose stupide e la mattina dopo si ricomincia. Bisogna convivere con tutto ciò ma, allo stesso tempo, lottare per non farsi risucchiare da questo vortice di malessere. È stata quasi una necessità scrivere questo brano.
A livello di sound è il più cattivo rispetto ai primi tre singoli che ho pubblicato e devo dire che questo elettro-pop piace davvero un sacco a me e alla gente che mi segue.
Sono davvero contenta di questo!»
Come nascono le tue canzoni? Ti fai aiutare da qualcuno nella stesura dei testi?
«I brani vengono scritti da me e da Michele Guberti, produttore del mio progetto, l’uomo che mi ha spronata a realizzare questo sogno.
Nascono semplicemente da voce e chitarra, il resto viene sviluppato in studio dopo aver trovato la melodia giusta e aver scritto il testo della canzone.»
Sappiamo che, recentemente, hai portato “Mescolare” alle selezioni finali di Sanremo Giovani. Quanto è stato difficile farti conoscere e apprezzare dal pubblico con le tue sole forze? E quali sono state le maggiori difficoltà incontrate finora?
«Mi sono iscritta alle selezione di Sanremo tramite la mia etichetta Alka Record Label. Quest’anno eravamo in settecento fra artisti e band e solo in sessantanove siamo stati convocati per l’audizione finale del 12 Novembre a Roma. Cantare davanti alla commissione musicale, e soprattutto di fronte a Claudio Baglioni, è stato davvero emozionante. Ho cercato di mantenere il controllo e penso sia andata molto bene. Ho saputo gestire le mie paure e il fatto che il brano proposto, “Mescolare”, sia un pezzo molto ballabile, mi ha aiutata a sciogliermi sul palco. Il 27 Novembre è comparsa la lista ufficiale dei ventiquattro finalisti e non ero nell’elenco. Ma sono ugualmente fiera di me stessa. La mia motivazione a fare musica rimane immutata, adesso il mio impegno è l’album che sto scrivendo.»
E adesso cosa succederà? Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
«Quest’anno sarà l’anno del mio primo album, mi emoziono quasi a dirlo. In questo periodo, infatti, sto buttando giù tante idee, in modo da avere quanti più provini possibili e iniziare a scegliere i pezzi che faranno parte del disco. Non c’è ancora un titolo, voglio che sia un gran bell’album! :)»
Che consiglio daresti ai giovani che, come te, vorrebbero vivere di musica?
«Oggi come oggi è difficile vivere di musica, ma i sogni vanno inseguiti,sempre, nonostante i mille ostacoli che la vita ci mette davanti. Io non voglio avere dei rimpianti quando sarò anziana. E voi?»
Lasciaci un’immagine che vorresti venisse subito in mente a chi pensa ad Argento.
«Basterebbe che si ricordassero una mia canzone. Sarebbe magnifico!»
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
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