Amici 2024, resoconto e pagelle della diciottesima puntata

Talent Show

Davide Gazzola
Febbraio 4, 2024

Amici 2024, resoconto e pagelle della diciottesima puntata

Torna la scuola di Amici prima del grande evento all’Ariston. I ragazzi, oggi, si sono cimentati nella gara inediti, cover e un compito:

Gara inediti

Sarah: “Mappamondo” conferma il trend 60s delle sue canzoni. Leggera, simpatica e figlia dei suoi 18 anni. Credibile in tutto quello che dice, aspetto troppo sottovalutato nella scuola. 7.5

Mida: con “Fight club“, rispetto a “Rossofuoco”, si sposta dal mood romantico a quello spaccone, da una ballata a un uptempo radiofonico. Mida sempre centrato nei suoi inediti, ha sfornato l’ennesimo asso vincente. 8+

Petit: “Tornerai” finalmente mette in risalto il timbro di Petit, che troviamo sprecato nella trap napoletana dove l’alta concorrenza e il troppo mainstream potrebbero oscurarlo. Il nuovo inedito, invece, si rifà alla tradizione melodica napoletana, entrando nella canzone d’amore in cui Petit può fare grandi cose. 7.5

Holden: “Solo stanotte” più la ascoltiamo e meno ci convince. Suona troppo simile a Lazza, e nemmeno nella sua migliore versione. Per quanto la stima per un artista (come Holden per il rapper) possa essere positiva e formativa, si rischia di cadere nell’errore dell’imitazione. Il testo si disperde nei mille stereotipi dell’amore urban. 5.5

Martina: “Da quando non ho smesso di amarti” è una ballad che ricorda le grandi canzoni sfornate nel secondo decennio del 2000. Classica, ma non è un difetto. La voce si fa dolce nelle strofe e potente in un ritornello che tocca il cuore. 8-

Malia: “Non so se tu” ci lascia con più punti di domanda che convinzioni. Il timbro è caldo, ma resta piatto nel ritornello. Rappa, ma non sa gestire il fiato. Il testo è ricco di immagini, ma confusionario. 4

Lil Jolie: “Attimo” è il tentativo di Lil Jolie di rimanere coerente con il suo stile musicale ispirato al cantautorato anni 80. Il tema è interessante, le difficoltà di controllare il passaggio del tempo con tutto che si disperde in un attimo. Peccato per la cattiva gestione delle linee melodiche che rendono il brano piatto e poco impattante. 5+

Naheze: “Oro oro oro” è il primo pezzo di Naheze ed è partita fortissima. L’hook metallico a suon di “Oro oro oro” rende il pezzo molto personale. Riesce a portare il suo mondo urban in un brano su una relazione che non restituisce mai ciò che dovrebbe, che lascia argento al posto dell’oro. 8

Kia: “Iena” non risalta a pieno la bella voce di Kia. Con le strofe che ricordano Clara in “Boulevard” e “Origami all’alba” e il ritornello che, invece, è praticamente la versione italiana di “Take you dancing” di Jason Derulo. Nel complesso orecchiabilissima, però dalla sua voce ci aspettiamo un brano molto più personale. 6-

Ayle: “Il tuo nome” conferma l’idea del nostro primo ascolto. Credibilissimo in questo mood malinconico, però molto meno forte rispetto ad “Allergica alle fragole”. Ormai ci siamo arresi alla troppa somiglianza con Blanco, il brano al di là della poca riconoscibilità risulta essere melenso e a tratti stucchevole. 5-

Gara Cover:

Martina: gioca sul sicuro con “Respect” di Aretha Franklin, a suon di applauso facile grazie alla sua voce soul. Perfetta, ma a livello interpretativo non ci ha lasciato nulla. 6

Sarah: genuina e sexy da paura nella sua purezza, con una perfetta pronuncia francese in “Moi… Lolita“. 8.5

Lil Jolie: in “Talkin’ bout a revolution” ci canta il brano chitarra e voce come se fossimo davanti ad un falò, parlando di rivoluzione con la stessa speranza che si ha da giovani. Fa sempre brani complessi e, in questo caso, riesce ad entrare a pieno nel significato di Tracy Chapman, donandoci anche un’atmosfera country che non ci aspettavamo. 9

Compito:

Mida: canta “Serenata rap” di Jovanotti, dovendo scrivere a versi alternati (uno sì e uno no). Sicuramente un’assegnazione non facile, ma si sente un abisso purtroppo fra quanto scritto da Mida e da Jovanotti. Volgare e banale. 5

Rudy Zerbi: arrogante e pesante, con il solito teatrino con Anna Pettinelli. Giudicando un compito come il peggiore nella storia di Amici, quando in realtà era molto sensato. Appena i numeri scendono abbandona per strada Lil Jolie e Malia, coccolando solo chi è forte già di suo. Nella sua squadra nessuno ha avuto un’evoluzione (come ha avuto Sarah con Lorella Cuccarini). Il suo unico metro di giudizio sono i numeri, incarnando tutto ciò che è il contrario di un professore. 4

Lorella Cuccarini: difende un Mida indifendibile nel compito di Anna Pettinelli. Ma, a parte questo, Sarah brilla per tutta la puntata e Mida spicca negli inediti. Kia in bassa classifica sembra solo un piccolo momento di reflusso nel suo percorso, perchè ha talento da vendere. 7

Anna Pettinelli: Naheze e Martina puntano in alto con inediti davvero potenti. Mentre Ayle arriva penultimo. Clamorosamente assegna un compito (giudicato da Rudy Zerbi il peggiore nella storia di Amici) per noi molto sensato perchè permette a Mida di allenarsi sugli incastri e sul rispettare il tema di un brano (non potendolo modificare del tutto). Ma, ormai, Anna Pettinelli viene criticata a prescindere per la poca credibilità costruita in questi mesi. Oggi è una delle puntate più positive per la speaker di Rds. 6.5

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

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