Dopo aver conosciuto Vittoria Sciacca (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Stefano D’Anna, in arte Lacrima, giovane cantautore cosentino, oggi in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Matto proprio matto”.
Stefano D’Anna, in arte Lacrima, è un giovane artista di Palermo. Sin da bambino è stato attratto dalla musica, in particolare dal canto, e affascinato dagli strumenti a corda, soprattutto dalla sua chitarra di seconda mano, sempre scordata, ma che lo accompagnava (e accompagna) durante ogni suo esperimento canoro. Crescendo si è reso conto che, grazie alla sua passione, riusciva ogni giorno a vivere gli aspetti migliori della sua terra natia, anzichè “perdersi” in essa come molti dei suoi coetanei. Proprio per questo sente la necessità di esprimere i suoi sentimenti e le sue emozioni attraverso le proprie references. Viene supportato da Davide D’Aquino di ADA e crea il progetto Lacrima, in cui, insieme ad un team autorale ad- hoc, si esprime e si ispira ad i late pop 2000, mescolando pop r&b e indie ad un linguaggio molto emotivo. D’altronde a chi non è mai caduta una lacrima?
«Ciao a tutti, mi chiamo Stefano, in arte Lacrima, e sono un artista emergente nato a Palermo.»
«Iniziai ad appassionarmi a questo mondo guardando i video di Michael Jackson. Ero davvero molto piccolo.»
«Lacrima perché penso che le lacrime facciano parte della nostra vita e segnano un particolare avvenimento, che sia allegro o triste.»
«Amo Justin Bieber, Shawn Mendes, Bruno Mars e Ed Sheeran.»
«Sinceramente un riscontro inaspettato: siamo entrati in “New Music Friday Italy” e “Scuola Indie” di Spotify, “New Music Daily” di Apple Music, riscontrando oltre i 10k streams in un mese. Tutto questo per una canzone che è nata per gioco, un po’ per riportare alla mente tutte quelle persone che, nostalgicamente, ci ricordano dei momenti bellissimi come le canzoni alla radio.»
«Troppo, tanto difficile: bisogna saper dosare le parole, gli argomenti, ma fortunatamente mi è riuscito bene.»
«Beh sicuramente l’adolescenza non è solo della Generazione Z, quindi spero di aprire un cofanetto di emozioni e ricordi anche per chi non ne fa parte o appartiene a quelle “vecchie“.»
«Assolutamente no, è stato tutto cosi inaspettato ma bellissimo, che mi è scesa pure una Lacrima.»
«Sicuramente amo l’arte che mi lega a questa città, il romanticismo che a tratti ricorda la Parigi degli anni ’20, però purtroppo siamo ancora tanto arretrati come città, mentalmente parlando.»
«Mi sento tantissimo orgoglioso: da piccolo sognavo di diventare un’icona per la mia città. Spero di riuscirci un giorno.»
«Musicalmente parlando, sicuramente Palermo sta facendo dei grandissimi passi avanti e di questo non posso che esserne orgoglioso.»
«Sicuramente farmi notare da una Major non è stato facile, ma fortunatamente ho conosciuto Davide D’Aquino di Ada che crede tantissimo nel progetto e che, adesso, è stato affiancato da Massimo Guidi, manager e vocal coach. Assieme curano il progetto in una maniera strepitosa. Sostanzialmente, quindi, non ho avuto grandissime difficoltà, perché credo nel destino e credo che le cose vengano da se, però la difficoltà di dare fiducia e riceverla dalle major è sicuramente un gradino non indifferente.»
«Sicuramente l’uscita di un brano successivo a “Canzoni alla radio”.»
«Due ragazzi in macchina che ascoltano “Canzoni alla radio”.»
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
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