Nuovo pomeridiano d’Amici, denso di novità. Tra sfide, compiti e gare cover, arriva una sostituzione e un doppio cambio professore:
Diego: difficile cimentarsi con il romanticismo e l’eleganza di “Tu non mi basti mai”. Prova ad interpretarla, ma il confronto è impietoso rispetto all’originale. Molto meglio in un pezzo più semplice da gestire, “Le tasche piene di sassi”, in cui si lascia andare e osa con la voce, toccando note che, fino ad ora, non avevamo mai sentito da lui. 5.5
Antonia: nulla d’eccezionale in “Blu part II“, ha un bel timbro ma pecca di tecnica, soprattutto nelle gestione delle parti basse. Meglio nella versione R&B di “Pluto Projector“, in cui si concede a dei virtuosismi ben gestiti. 5.5
Nicolò: si accompagna al pianoforte molto bene e spicca a pieno in un brano pulito come “Piccola anima”. La sua voce è perfetta, e mai davvero in difficoltà in tutti i cambi di tono della ballad di Ermal Meta ed Elisa. Riesce ad essere intenso, senza mai dover overinterpretare, difetto che lo stava caratterizzando da un po’ dopo i consigli errati di Rudy Zerbi. 7.5
Trigno: ogni sua qualità viene annullata in “Walk on the wild side“, e ogni suo difetto viene amplificato nel brano di Lou Reed. Il suo graffiato non ha alcuno spunto per emergere, e anche la sua presenza scenica ne risente, dato che tenta l’emulazione del distacco espresso nell’originale, ma senza averne assorbito il vissuto. 4
SenzaCri: finalmente possiamo sentire qualcosa del suo talento vocale, in un brano in grado di valorizzarne le doti come “Nothing compares 2 U“. Riesce a passare da graffiati ad acuti con una facilità disarmante, oltre ad essere molto emotiva nel modo di interpretare. L’unico difetto è sempre legato all’esagerazione, perchè la linea tra sentire e marcare è molto sottile, e il rischio è quello di sembrare costruiti. 7
Ilan: suona la chitarra e fa una versione acustica di “3 minuti”. In difficoltà con i tanti falsetti presenti nella ballad dei Negramaro. Fuori focus in questo caso, per gran parte della canzone risulta calante e poco convinto anche nell’interpretare. 4.5
Vybes: annulla tutta l’ironia tagliente di Gaber per un’ennesima interpretazione arrabbiata, riscrivendo completamente “Destra sinistra”. Vaga per il palco ad occhi chiusi, dimostrando limiti nel gestire l’ansia da prestazione. Passate un po’ di performances, iniziamo a notare una certa ripetitività di flow ma anche di interpretazioni, sempre molto enfatiche e ricche di morali sociali (anche se oggi la canzone, in effetti, lo richiedeva). La carenza maggiore, però, è legata alla respirazione, che per un rapper (ancora di più che per un cantante) dovrebbe essere pulitissima. 4.5
Diego: tenta la strada della dolcezza in “Poetica”, anche se la sua esibizione è priva di pathos e, soprattutto, di dinamica. È come se il ragazzo fosse bloccato dall’osare di più con la sua voce. 5.5
Antonia: rispetto alla prima esibizione, dove nelle strofe è stata molto incerta nell’intonazione, ci fa ricredere con un’ottima tecnica vocale in “People help the people“. Già si nota una certa propensione verso il mondo soul e, soprattutto, verso quello R&B, generi ancora inesplorati in questa edizione, nonostante la presenza di una voce come quella di Nicolò. 7+
Chiamamifaro: la sua “Perché?” è orecchiabilissima e nella sua tematica teen, a suo modo, romantica. Qualche problema di respirazione viene compensato da una buona sicurezza sul palco. 6-
Rudy Zerbi: utilizza i suoi ragazzi come se fossero delle figurine, li tiene solo basandosi sui numeri e sugli streaming. Non è un tecnico musicale, pertanto non può risultare utile alla formazione tecnica dei ragazzi. Non è da molti anni, ormai, dentro le dinamiche commerciali delle major, quindi non si può nemmeno reputare un visionario dei fenomeni del mercato musicale. Oltre ad avere un atteggiamento che svilisce sempre i ragazzi che non gli vanno a genio. In questa puntata si è vista la peggiore versione di lui. 0
Lorella Cuccarini: coerente con il suo modo di pensare, riguardo alle seconde possibilità, nonostante non pienamente convinta dal suo talento, è disposta a prendersi in carico Diego, sopperendo alle carenze umane di Rudy Zerbi. Riesce, finalmente, a far brillare SenzaCri con un brano intenso e meno commerciale. 6.5
Anna Pettinelli: molto incoerente il modo subdolo di mettere Chiamamifaro in sfida, dandole 2 compiti solo per farla vacillare e per giustificare la maglia rossa. Quando a livello comunicativo bastava ammettere che c’era un’allieva che reputava più valida di lei. Sbaglia completamente l’assegnazione a Trigno. Tuttavia fa brillare Nicolò e anche lei è disposta a dare una seconda possibilità a Diego, dimostrando capacità didattiche maggiori di Rudy Zerbi. 6
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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