Voci Storiche

“Alaska baby”, la recensione del nuovo album di Cesare Cremonini
Alaska Baby recensione album Cesare Cremonini

“Alaska baby”, la recensione del nuovo album di Cesare Cremonini

Cesare Cremonini, dopo molto silenzio, torna sulla scena con un disco che ha definito come un’opera prima. Dopo i successi live del 2022, il suo ego aveva bisogno di essere resettato e da qui la decisione di scappare dalle luci per poter viaggiare in America. La sua fuga ha portato alla creazione di un disco molto complesso. Sia per ispirazione musicale con influssi brit-pop e rock, ma anche richiami al cantautorato sperimentale italiano. Sia per scelta tematica, con testi molto criptici, in cui si cerca di analizzare tanti aspetti dell’essere umano. Il suo rapporto con l’amore, con le gabbie sociali ma, soprattutto, con i confini che gli vengono imposti. Fra incertezze e dubbi, l’obiettivo pretenzioso di “Alaska Baby” è quello di svegliarci dall’assuefazione che ci porta a vivere vite che non ci appartengono:

 

Alaska Baby: intro migliore non poteva esserci per chiarire fin da subito il senso del disco. L’inizio orchestrale, la strumentale blues, i richiami al brit-pop, per poi lasciarsi andare al groove di un brano che dipinge l’Alaska come un luogo non cercato, ma trovato. Una sorta di Cristoforo Colombo moderno, che cercava l’America, ma che ha trovato l’amore in Alaska. Viene introdotto il cuore pulsante del disco, ovvero il desiderio d’evasione, per permetterci di trovare la felicità laddove non pensavamo nemmeno di cercarla. 7

 

Ora che non ho più te: il brano che ha stravolto le classifiche radiofoniche. Siamo nel campo del pop cantautorale, molto elegante, con chiari riferimenti ai pezzi d’amore di Lucio Dalla. Pur non raggiungendo mai i suoi picchi, è un brano molto godibile sul ricordo di un amore che non c’è, ma che continua a rimanere nei nostri pensieri. 7.5

 

Aurore boreali: in coppia con Elisa, sfodera la carta del pop-elettronico, scrivendo sugli alti e bassi dell’amore, in grado di creare luci e ombre che portano le anime dei due amati a vivere in continue aurore boreali. 7-

Ragazze facili: prima vera ballad del disco, vellutata dal talento di Mike Garson. Molto suonata, ricca di stop and go, archi e soprattutto tanti cori, indaga sulla fobia del nostro tempo, ovvero la paura del dolore, che ci porta a rifiutare emozioni fortissime, in favore di relazioni superficiali. Sul finale, c’è una sorta di lieto fine, lo storytelling termina con la presa di consapevolezza e il coraggio nel buttarsi in amore. 8+

 

Dark Room: accompagnato dallo storico pianista di David Bowie, Mike Garson, rimane sul mondo della ballad, ma l’atmosfera è molto più dark. Il testo sulle disinibinizioni sociali ci invita a vivere e a prendere scelte impopolari. Il percorso è un crescendo continuo verso un assolo blues, che è uno dei punti più alti dell’album. 8+

 

San Luca: anche in un progetto concepito lontano da Bologna, si pensa sempre a casa. Questa volta con un amico, Luca Carboni, che ritorna dopo aver affrontato la malattia. Due bolognesi, fieri di esserlo, cantano in una ballad che è molto di più di un omaggio a uno dei posti clou della città. Il santuario è uno dei punti più isolati della città e diventa luogo in cui poter evadere dalla realtà per sognare ad occhi aperti. 7

Un’alba rosa: ballad minimale, estremamente poetica, in cui una coppia molto vissuta continua ad amarsi nella semplicità onirica della passione che si manifesta in un’alba rosa. Anche in questo caso i suonati in coda raggiungono elevati livelli di qualità, con assoli di chitarra che creano la giusta atmosfera sognante che Cremonini voleva esprimere nel suo testo ermetico. 7

 

Streaming: appoggiato su una base elettronica, il testo è la parte più interessante del brano. Si descrive la compatibilità di due amanti, come qualcosa che può sconvolgere l’ordine costituito del mondo moderno, come se fosse una poesia immersa nello streaming. 6-

 

Limoni: elettro-pop scanzonato con uno storytelling sulle ingenuità che, di solito, si compiono con i primi amori giovanili. Ambientato a Bologna, tra limoni e fiori, si ricordano errori, scappatelle e bugie dette per nascondere la passione da occhi indiscreti. 5.5

Il mio cuore è già tuo: spazio addirittura per un pezzo dance elettronico, con influenze house grazie al featuring con i Meduza. La scrittura ricercata di Cremonini fa, in questo caso, un compromesso per andare incontro alla traccia. Il testo è molto lineare ed è una dichiarazione d’amore, in cui si cede il proprio cuore all’anima gemella. 6-

 

Una poesia: le citazioni a Battiato si sprecano, in un pezzo pop sperimentale e progressivo. La sua aulicità viene giustificata nel testo. Le luci vengono poste sull’arte e sulla magia della poesia, in grado di racchiudere, come uno scrigno, le nostre più profonde emozioni. 8

 

Acrobati: l’outro riflette il sentimento che lo ha portato ad allontanarsi per molto tempo dalle scene e che ha permesso la genesi del disco. La ballad è un’aspra critica allo star-system, ma soprattutto al mondo moderno che ci porta a dover performare di continuo come se fossimo degli oggetti circensi. In continuo equilibrio sul filo delle aspettative, non possiamo concederci di cadere o di piangere. La canzone è un invito ad abbandonare questa nostra posizione per diventare acrobati oltre il confine. 8.5

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Conosci l'Autore

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.

Categorie

Articoli Recenti

Newsletter

 * Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo n. 2016/679.

Seguici