Con l’annuncio dei nomi di Sanremo in primo piano, si consuma un nuovo pomeridiano domenicale di Amici:
Luk3: affronta la sfida, per l’ennesima volta, con “Parigi in motorino”. Mai così ripetitivi nelle assegnazioni come quest’anno. Pertanto non possiamo far altro che replicare quanto detto nei precedenti articoli. Pezzo figlio della giovane età, trascinante e radiofonico, ma che non viene supportato da un grande carisma vocale o da una scrittura degna di nota. Su “In equlibrio” di Daniele Silvestri ha problemi di dizione, oltre ad essere estremamente calante. Non esprime nulla, dimostrando le sue mancanze interpretative. 5-
Trigno: porta un pezzo molto più grande di lui, “En e Xanax”. Continua ad avere problemi nelle basse, ma esegue molto bene il ritornello, almeno a livello d’intonazione. Forse non riesce a esprimere il senso che ha la canzone, che racconta di una coppia che trova conforto grazie al loro amore nato da un tratto comune, l’ansia. Prova quanto meno ad emozionarsi, enfatizzando le sue sensazioni con un’interpretazione molto marcata. 5.5
Vybes: stravolge il significato di “Sarà perchè ti amo” volendo per forza parlare della sua Roma. Un testo ad elenco citando la cultura e la storia della sua città. La penna non è maledetta come gran parte della scena urbana hip-hop, ma è solare, cercando di far emergere la grandezza della capitale. Esclusa la poca attinenza, seguire la sua scrittura è un piacere. 5.5
SenzaCri: si è dovuta confrontare con la penna di Mogol, il pop di Battisti, una cultura di cover che ha visto grandi artisti che l’hanno interpretata: Bruno Lauzi, Mina, Fiorella Mannoia, Enrico Ruggeri, Raf, Ornella Vanoni, Iva Zanicchi e molti altri ancora. Eppure riesce a rendere onore al significato malinconico di “E penso a te”, senza riscrivere o strafare, ma cambiando solo leggermente l’arrangiamento in chiave dark. 6+
Chiamamifaro: lo storytelling di “Warwick Avenue” è molto difficile perchè nel costrutto della canzone ci sono i vari passaggi della disintossicazione amorosa. Dalle pretese di un’amante per convincere il partner su maggiore stabilità, alla dipendenza affettiva, arrivando infine alla disillusione e alla fine della relazione. Tutti questi sali e scendi emotivi non sono arrivati e la ballad soul si è appiattita già a partire dal primo ritornello. 5
Antonia: assegnazione perfetta dato che “When it hurts so bad” è tutto ciò che dovrebbe fare Antonia per prendere il volo nel talent. Sperimenta su brani complessi armonicamente, che appartengono al neo-soul e al R&B. In questa esecuzione di Lauryn Hill su un amore non corrisposto, ha qualche incertezza vocale, ma si nota che è di un livello superiore. 7.5
Nicolò: padroneggia “Il mondo prima di te”, alzando addirittura l’asticella del secondo ritornello con un’estensione vocale maggiore rispetto all’originale. Anche lui vocalmente è una spada, anche se deve crescere nel modo di esprimere i significati delle canzoni. Partendo da come si immedesima nei brani, passando anche per la resa sul palco. Da questo punto di vista è ancora troppo scolastico. 6.5
Ilan: esprime le vibes nostalgiche di “Home“. Probabilmente pensando a una persona speciale che per lui è casa e che, in questo momento, è molto lontana. Tuttavia non riesce ad emozionare. L’effetto di contenere i suoi movimenti che, nelle scorse puntate, erano troppo enfatizzati, ha creato il problema opposto, la freddezza. 5+
Diego: in questo caso brano completamente errato per le sue qualità nello staging. Non a caso perde d’intonazione su The Weeknd, cercando di ampliare i suoi movimenti. Esibizione molto timida e amatoriale di “Can’t feel my face“. 4
Luk3: lo swag di Justin Bieber viene completamente annullato in favore di barre molto banali. Poca intonazione, imprecisioni di pronuncia in inglese e anche poca convinzione scenica sul palco rovinano una teen-hit come “Sorry“. 4-
Rudy Zerbi: comportamenti da bambino dispettoso, che interviene giusto per andare contro Anna Pettinelli. Ma sorprende con assegnazioni coraggiose, appartenenti a generi che escono dal pop per Antonia. Lascia libertà creativa a Vybes e tenta di risvegliare dalla mediocrità delle ultime puntate Chiamamifaro e Ilan, non riuscendoci a pieno. 5.5
Lorella Cuccarini: sempre apprezzabile quanto difenda i suoi allievi, come durante la doppia sfida di Luk3, ma fa finta di non vedere le sue lacune. I suoi ultimi posti stanno diventando un caso e lei non ha l’accortezza di porre fine alle sofferenze del ragazzo dovute alla mancanza di risultati. Fa brillare SenzaCri proponendo un nuovo percorso ballad, tuttavia mette in difficoltà Diego con The Weeknd. 5.5
Anna Pettinelli: dura e testarda nella sua lotta (sensata) con Luk3. A volte esce dai ranghi con maleducazione e arroganza, ma è l’unica che tenta di criticare i ragazzi, cosa che nelle edizioni di successo ha sempre fatto la differenza per la crescita degli allievi. Contiene il poco controllo di Trigno in brani cantautorali e rimane coerente con il percorso vocale di Nicolò. 6
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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