Ennesimo pomeridiano di Amici con una sfida, una gara cover e una gara inediti:
Nicolò: spegne tutte le critiche interpretando perfettamente “Somebody to love“. Ci mette la giusta intensità e, al tempo stesso, fa un esercizio vocale che mette in risalto il suo talento. Passa dalle basse al ritornello con una facilità tecnica disarmante, oltre a fare una breve parte a cappella, facendoci percepire la sua superiorità rispetto agli altri allievi. 9
Jacopo Sol: ha lo stile e anche la vocalità da artista americano. Cavalca brani molto diversi tra loro, passando senza problemi dal rock-pop al blues fino al pop commerciale più puro. Interpreta un pezzo rock anni 80 come “Mony mony” padroneggiando bene il palco e tentando in tutti i modi di marcare il suo timbro graffiato. 7-
Antonia: non pienamente nel suo, dato che si deve confrontare con Christina Aguilera e la sua “Genie in a bottle“, anche lei mette in mostra la sua voce tentando di portare in tutti i modi il pezzo verso generi che la contraddistinguono come il soul e l’R&B. Segno di come sia già ben indirizzata artisticamente. 8
Chiamamifaro: completamente fuori genere in “Oscar winning tears“, riesce comunque a non sfigurare. Tira fuori una gran voce e una buona teatralità che questo pezzo richiedeva. Credibile e, a suo modo, sensuale. 8+
Luk3: nelle cover non troverà mai una via d’uscita se la soluzione è farlo cantare pezzi latini con barre estive scritte in italiano. La sua “Despechá” ricorda il periodo buio vissuto dalle estati italiane, in cui molti artisti italiani inseguivano il successo con delle rivisitazioni del reggaeton spagnolo. 3
Deddè: molto più interessante in questa cover di un brano storico come “Could you be loved” rispetto ai suoi inediti, almeno fino a quando ha cantato rispettando l’originale. Poi arrivano delle barre sulla periferia napoletana, che nulla c’entravano con il tema e con il mondo sonoro di Bob Marley. Lo ripetiamo sempre, basta poco per rovinare un’interpretazione. 3-
Vybes: aumenta l’impegno sociale di “Tanto pe’ cantà”, inserendo nel testo tante cose. Dalla crisi autoriale della musica alle morti in mare dovute alle migrazioni. Forse troppi concetti, mai del tutto approfonditi anche per lasciare spazio al ritornello rivisitato in cassa dritta. 5.5
Mollenbeck: ben interpreta “La fine”, valorizzando anche i silenzi di questa canzone. Per poi arrivare al ritornello vissuto con la giusta emozione. Non è dotato di un timbro molto personale e nemmeno di una grande intonazione, e questo depotenzia la sua esibizione, ma ha avuto l’umiltà di seguire il canovaccio dell’originale pur avendo riscritto una strofa. 6-
Nicolò: si confronta con un’altra grande voce della storia recente del talent, Angelina Mango. Vive profondamente “Mani vuote”, riuscendo a stimolare i brividi sul finale in crescendo della ballad. 8
Antonia: riascoltiamo l’elegante “Dove ti trovi tu”. Una ballad sontuosa e impegnata sulla fine di un amore. Forse troppo magniloquente, ma comunque si tratta di un ottimo singolo di transizione per cementare la sua credibilità artistica. 6.5
Deddè: il secondo ascolto di “Periferia” ci conferma la poca personalità autoriale del ragazzo. L’uptempo urban è legato a una tematica ormai abusata nel mondo del rap e anche le scelte melodiche richiamano e si ispirano troppo a Geolier. 5-
Luk3: ennesimo tentativo poco riuscito di fare una hit radiofonica con un pezzo chiamato “Valentine”. Anche nel testo vengono commesse delle banalità, sia nei richiami latin delle strofe, sia nella tematica sensuale che poco si addice al suo interprete, vista la sua giovane età. 3
Rudy Zerbi: molto infido nel complimentarsi con lo sfidante solo per andare contro Nicolò e la sua professoressa. Sbaglia praticamente tutte le assegnazioni, mettendo in difficoltà Chiamamifaro, Jacopo Sol e Antonia (per loro stessa ammissione). Fortunato solo nell’avere tanto talento in squadra, a livello pedagogico non porta alcun miglioramento ai suoi allievi. 4-
Lorella Cuccarini: ha un problema che sta peggiorando, ovvero Luk3. Le troppe assegnazioni latin, che lo portano a continue esibizioni mediocri, non fanno altro che portare il ragazzo in un vortice di risultati che finiscono per demoralizzarlo. A cui si aggiunge l’ultimo posto per Mollenbeck. 4-
Anna Pettinelli: la più in forma tra i 3 giudici. Valorizza Nicolò sia con i Queen che con Angelina Mango. Tenta la strada del reggae per Deddè, anche se sarebbe stato meglio imporre il divieto di scrivere barre. 6-
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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