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Amici 2024, resoconto e pagelle della sesta puntata del serale
Amici 2024 serale sesta puntata

Amici 2024, resoconto e pagelle della sesta puntata del serale

Countdown conclusivo verso la finale di Amici del 18 Maggio. Le solite 3 manches e un’eliminazione fanno da cornice ad una puntata media, senza grandi sorprese:
 
Sarah: “Friends” che ci riporta alle superiori, in un clima da cotte adolescenziali e da college americano. Piena padronanza del palco e molto controllo vocale. 8+
 
Holden: nonostante l’inglese, padroneggia le emozioni di “Someone you loved” di Lewis Capaldi, senza snaturarsi. Quando ha le canzoni che glielo permettono, Holden è unico nel fare empatizzare gli ascoltatori con il brano. 8-
 
Mida: tanto autoreferenziale, nel rappato si avvicina alla drill andando anche fuori tempo. La sua “90 minuti” è sulla gavetta e sul suo desiderio di rivalsa, ma proprio su questi temi abbiamo sentito barre migliori. Nel ritornello la sua voce quando si apre convince quasi sempre. 5
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Petit: parole a caso, come se il testo fosse stato scritto in 10 minuti. La “90 minuti” di Petit è decontestualizzata, multilingue e senza senso. 3
 
Ballottaggio:
Holden: “Senza di me” sottolinea come il linguaggio di Holden possa oscillare senza difficoltà da testi profondi a testi più concreti, come questo di Gemitaiz. Credibile, ma meno impattante. 6-
 
Seconda Manche:
Mida: sensuale e leggero come l’estate senza dover strafare in hits latine, Mida funziona con Biagio Antonacci. “Non vivo più senza te” rivive con Mida, riportandoci nelle discoteche in riva al mare. 7+
 
Petit: alle prese con i Twenty One Pilots, risulta stucchevole, inserendo ormai il dialetto napoletano in ogni cover. Anche se non sarà così, l’impressione è che artisticamente sia privo di idee. 4
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Sarah: continua a fare la top player del serale, non sbagliando un’esibizione nemmeno in “Bam bam”. Coinvolgente, frizzante e ampia sul palco, senza lasciare mai momenti vuoti nelle sue performances. Meriterebbe la vittoria per il percorso fatto. 8-
 
Mida: “Fuera del mercado” italianizzata con barre probabilmente dedicate a Gaia. La rende più lenta dell’originale e questo gioca a suo favore, creando sfumature vocali molto più interessanti dell’originale. 7-
 
Ballottaggio:
Sarah: al secondo ascolto convince sempre di più la sua “Sexy magica”. Di chiara ispirazione a Dua Lipa nel ritornello dance, la performance coreografica in syncro con le ballerine le aggiunge valore, mettendo in campo tutti i lati forti di Sarah. 7.5
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Terza Manche:
Martina: assegnazione masochista, avendo tra le mani “Italodisco” per tanti motivi. Va sfatato il mito che ogni artista debba fare di tutto, come se si chiedesse a Tina Turner di cantare le hits estive. Sul palco è spaesata, nel momento in cui deve spaziare e controllare la scena. Inoltre il pop-funk non sembra padroneggiarlo. La sua emotività è stata annullata, dovendo far finta di interpretare un testo molto leggero e quasi inesistente. Difficile salvare qualcosa. 4-
 
Petit: convince maggiormente quando diventa interprete dei grandi classici italiani, in particolar modo quelli popolari e ironici come “Eri piccola” di Fred Buscaglione. A tratti troppo teatrale nel porre gli accenti sulle parole e sulla tosse ma molto magnetico. 6.5
 
Martina: su Donna Summer tira nuovamente fuori la migliore esibizione di serata, per la seconda puntata di fila. “Hot stuff” incanta vocalmente e risulta credibile sul palco, seguita da una coreografia in cui lei fa poco se non lasciarsi trasportare dai ballerini. Su “Young and beautiful” riesce finalmente a essere intensa e dentro al brano, operazione che non sempre in questo serale è riuscita a fare. 9
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Ballottaggio:
Holden: ancora molto urbano in “Altalene”. Fraseggia bene nel rappato e coltiva bene le linee vocali nel ritornello. Dimostrando come potenzialmente possa essere un’artista eclettico. Stiloso e versatile. 7
 
Martina: anche lei non sfigura con Lewis Capaldi in “Bruises“. Le hanno cucito addosso un’altra coreografia molto particolare, che distrae un po’ dalla sua immobilità sul palco. Nel crescendo della canzone graffia molto la voce, dando ulteriore valore all’interpretazione. L’inedito “Niente come te” anche al secondo ascolto, pur non essendo nulla di originale, è coerente con la sua personalità artistica. 7-
 
 
Rudy Zerbi: muove critiche senza senso su guanti di sfida, dimenticandosi i suoi comportamenti in passato. La sua squadra rimane intatta, grazie al talento scelto e alle assegnazioni in comfort zone. 6
 
Lorella Cuccarini: ha fatto sbocciare Sarah con brani che la rendono internazionale, e in questa serata preserva anche Mida, facendogli fare un’ottima figura. Sempre elegante, ma graffiante quando deve rispondere alle accuse di Rudy Zerbi. 8
 
Anna Pettinelli: rimasta con solo Martina, punzecchia i giudici per la loro banalità. Quasi sconsolata assegna brani diversissimi, facendo vedere una, nessuna e centomila versioni di Martina. Confusionaria e sfiduciata. 5

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

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Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.

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