Talent Show

Amici 2024, resoconto e pagelle della settima puntata del serale
Amici 2024 serale settima puntata

Amici 2024, resoconto e pagelle della settima puntata del serale

Ancora 3 squadre in gara, a 3 puntate dalla fine, con 3 manches da affrontare. Il numero 3 è al centro dell’ultima puntata di Amici, prima della tanto sognata semifinale:
 
Prima Manche:
Martina: “Dog days are over” eseguita in uno splendido abito rosso passione. Le stanno dando coreografie in grado di riempire il palco insieme alla sua splendida voce. Elegante e con tanto star power. 7.5
 
Mida: riscrive tutto sulla base di “Sabbia” e riesce ad essere molto intenso, sulla crisi umana e artistica che sta vivendo nella scuola. Si sente probabilmente “sbagliato” per alcune scelte (artistiche e non) avute nell’ultimo periodo e le sue insicurezze si sono sentite in ogni granello di sabbia di questo brano. 9
 
Martina: il guanto “estensione” ovviamente la vede superiore, però puntare sempre sull’estensione vocale è svilente e riduttivo per Martina. Lei non è solo voce e in questo brano ha modo di dimostrarlo, facendo emozionare anche la sua professoressa. Detto questo, perfetta in “This is me“. Padroneggia sia le basse che il crescendo alto con una facilità che poche voci hanno. 9
Amici 2024 serale settima puntata
Sarah: il guanto “estensione” da outsider, lo controlla e lo fa suo con una forza da leonessa. “This is me“, con dito puntato a terra come per dire “questa sono io e non osate sottovalutarmi”. Ha ridotto il gap con Martina, puntando tanto sull’intensità e la voglia di rivalsa. Inferiore a Martina per tecnica, ma  superiore per come si è immersa nel brano. 9-
 
Martina: sensuale e grintosa in “Back to black” come fosse dentro il cuore maledetto di Amy Winehouse per captare ogni sfumatura di questa canzone. Aiutata dal mezzo vocale, si lascia trascinare nel nero del brano. 9.5
 
Sarah: “All I want” di Olivia Rodrigo al pianoforte. Dolcissima e genuina nel descrivere la delusione femminile per un rifiuto amoroso. Brano cucito perfettamente per la sua persona e per la sua personalità. 7+
Amici 2024 serale settima puntata
Seconda manche:
Holden: capiamo il suo impegno nel produrre l’Ep. Detto questo, in ogni lavoro si richiedono delle tempistiche e, nel rispetto di tutti, si devono mantenere. Arrivare impreparati al guanto di sfida, peraltro senza avvisare il suo professore, non lo rende credibile dal punto di vista professionale. Uno dei punti più dilettantistici toccati nel serale di “Amici”. s.v.
 
Mida: guanto “eccellenza” dedicato alla mamma. Interpreta il più grande successo di Luca Barbarossa, da Sanremo “Portami a ballare”. Voce spezzata, che quando si apre riesce a fare l’effetto pelle d’oca. Più Mida è intenso e meno è latino, più ci convince. 8.5
 
Petit: il maestro Gims anche ad Amici. Petit canta l’europop “Bella”. Padroneggia il francese e avrebbe potuto farla come l’originale. Ma indovinate un po’? Ancora barre, ancora barre che non aggiungono nulla e dialetto decontestualizzato. Stucchevole e fuoriluogo. 4
Amici 2024 serale settima puntata
Sarah: un po’ scarica in “Royals“. Forse non aiutata dall’assegnazione, ma lascia l’intero brano piatto per tutta l’esibizione. 5.5
 
Mida: lancia la hit estiva “Que pasa“. Leggermente più coinvolgente ritmicamente rispetto al primo ascolto, segno di come sia un pezzo in crescita in vista della bella stagione. Indubbiamente funzionale come tormentone, ma artisticamente inconsistente. 6-
 
Ballottaggio:
Holden: tutto il lavoro messo nell’Ep ci auguriamo sia migliore della produzione dozzinale fatta su “Randagi”. Classico brano urban, che potrete ascoltare in ogni album di Lazza per esempio. Da “Solo stanotte” in poi si è avvicinato troppo ai sound del rapper milanese, perdendo la sua dimensione artistica che avevamo amato in “Dimmi che non è un addio” e “Nuvola”. 4.5
Amici 2024 serale settima puntata
Terza Manche:
Mida: brano spagnolo, vicino al raeggeton ma più tendente al pop, in cui Mida risulta ancora accettabile. Soprattutto perchè c’è dell’introspezione in “El perdon” di Nicky Jam, che Mida cavalca evitando di cadere in sgradevoli banalità. 7-
 
Holden: ci fa quasi dimenticare il suo inglese maccheronico, per quanto riesce a essere romantico in “Just the way you are“. E non è facile, perchè comunque il brano accelera velocemente fino all’apertura del ritornello. Ma lui, in ogni accento, dona intensità al brano. È questa la strada da seguire, falsetti e passione e meno commercialate urban. 8-
 
Sarah: meno irriverente di Miley Cyrus in “Wrecking ball“, da certi punti di vista più soft ed elegante. Diversa, ma ugualmente convincente. 7
 
Petit: al terzo ascolto, non cambia l’effetto provato su “Mammamì”. Dozzinale e brano medio di un qualsiasi pseudo-trapper su Spotify.  Completamente vuoto artisticamente. 3.5
Amici 2024 serale settima puntata
Sarah: ci fa chiudere gli occhi, sussurando e parlando per gran parte della canzone. Ci denuda di tutte le nostre ansie, paure e insicurezze (vissute principalmente in gioventù). In “Buio” Sarah ci dà luce, facendoci vivere il brano come se volesse farci sfogare. 8+
 
Ballottaggio:
Mida: serata fortunata nelle cover per Mida, dovuta anche al suo stato di fragilità emotiva. C’è tanto della fine della storia d’amore con Gaia in “Cinque giorni” di Michele Zarrillo. Ed è questo che deve fare un artista, vivere e trasmettere. 9-
 
Sarah: riesce anche a tirare fuori il flow nell’attacco di “Spigoli”. Come Mara Sattei viaggia su più registri senza sfigurare. Certo, per essere al ballottaggio non aveva proprio un brano in comfort zone, anzi, ma il coraggio paga sempre. 7.5
Amici 2024 serale settima puntata
Ballottaggio finale:
Martina: scelta discutibile con “No stress” di Mengoni. Già Marco non ci aveva fatto impazzire nella scelta del singolo, dandoci l’impressione che la sua voce non fosse adatta per questo brano. Con Martina l’effetto viene triplicato perchè, a differenza di Mengoni, non ha una presenza scenica in grado di compensare una mancata chimica fra canzone e interprete. Recupera sul suo singolo “Niente come te”, ballad in pieno stile 2010 adatta e credibile per lei. 5.5
 
Mida: alle prese con la difficile “La leva calcistica del 68”. Sicuramente non è De Gregori e nel cantautorato è molto acerbo. Però ci mette tanta verità, soprattutto nel cercare di cogliere il suo personale senso del brano: non aver paura di tirare un calcio di rigore e affrontare ogni sfida con coraggio. Sulla sua “Fight club” torna spaccone e soprattutto dannatamente orecchiabile. 7
 
 
Rudy Zerbi: ci è piaciuto molto il disappunto per il forfait al guanto di sfida di Holden. Così come nelle assegnazioni, dando brani che almeno in teoria valorizzassero i suoi cantanti. Unico appunto è cercare di controllare la vena da scrittore di Petit, soprattutto perchè spesso risulta inadatta alle cover scelte. 8.5
 
Lorella Cuccarini: impara dal passato, riducendo i pezzi spagnoli di Mida. Che infatti risulta essere il migliore della puntata, soprattutto nelle ballad. Sarah non soprende più, e Pillole di Musica Pop è stata tra le prime a capire (già dall’ultima puntata del pomeridiano) che potesse essere una outsider da semifinale. Anche se non era scontato, se l’è conquistata, sudata e meritata fino all’ultima esibizione. Molti meriti vanno a Lorella che ha fatto vedere tutti i suoi lati nelle esibizioni. Dalla leggerezza all’emotività, dall’intimità allo staging da popstar. 9
 
Anna Pettinelli: perde anche il suo ultimo allievo, Martina, due puntate prima della fine del programma. Segno di come il lavoro fatto quest’anno non sia stato positivo. Se per Ayle mancava proprio il talento, con Lil Jolie e Martina ha depotenziato due voci potenzialmente da finale. La prima mettendola all’ombra di brani storici e la seconda riducendola al solo bel canto. Dolce come abbia pianto per la sua allieva, così come apprezzabile la grinta con cui l’abbia difesa dai giudizi dei giurati, ma se il risultato è stato questo, parte della colpa è sua. 5

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Conosci l'Autore

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.

Categorie

Articoli Recenti

Newsletter

 * Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo n. 2016/679.

Seguici