Bellissime è un tour intimo e profondo, che porto in giro con Massimo da 4 anni.
Non è un concerto dedicato alla mia carriera, bensì un semplice ripasso.
Stasera, infatti, ho deciso di citare le mie bellissime, le mie cantanti, meravigliose donne che per me hanno segnato un’epoca. Sono quelle donne ed interpreti che hanno sicuramente dato una svolta alla musica e alle mie scelte da interprete, visto che nasco come interprete, appunto.
L’intento della serata è coinvolgervi e ricordare insieme a voi delle grandi canzoni, scritte per delle grandi donne della musica italiana.
Con queste parole Syria ha salutato e ringraziato il pubblico composto ed elegante dell’Hotel Grand Villa Itria di Viagrande, che ha assistito al “Bellissime – Voci di donne. Storie di canzoni”, concerto a scopo benefico per la raccolta fondi a favore della “Rotary Foundation” e dell’associazione “Rete d’Oro” di Acireale, sportello antiviolenza a sostegno delle donne. Un tentativo per “dare un po’ di coraggio alle donne e recuperare la libertà e la fiducia in se stesse”.
Bellissime – Voci di donne. Storie di canzoni è un viaggio emozionale, un percorso musicale privo di tempo, impreziosito dal gusto personale e dalla curiosità di Syria, che ha omaggiato grandi interpreti femminili, come Gabriella Ferri, Patty Pravo, Rita Pavone, Nada, Antonella Ruggiero, Anna Oxa, Loretta Goggi, Loredana Bertè e Mia Martini e Mina.
Non un semplice concerto quindi, ma uno spettacolo introspettivo per far scoprire al pubblico generi musicali differenti, passando da una scaletta in continuo movimento.
Si parte dal Walzer della Toppa di Gabriella Ferri, Tutt’al più di Patty Pravo e Sei bellissima di Loredana Bertè, madrina musicale a cui Syria deve tanto. Era il 1995 quando la cantante romana si presentò a “Sanremo giovani” con la cover “Sei bellissima”, aggiucandosi il primo premio e guadagnandosi, così, la partecipazione al Festival di Sanremo dell’anno seguente. Poi il debutto e le prime comparsate sul palco, al fianco della stessa Loredana.
Si prosegue con La nevicata del ’56 di Mia Martini, a cui Syria dedica un dolce pensiero.
“Mimì era davvero speciale, era quasi una zia. Stasera ve la voglio raccontare a modo mio.”
La scaletta è ricca e variegata, un susseguirsi di ricordi ed emozioni che la cantante romana riassume così: “Queste non sono canzoni del mio tempo. Alcune erano nella memoria, certo, ma molte le ho conosciute negli ultimi anni, frugando nel repertorio di queste donne straordinarie che hanno preparato la mia generazione. Ciascuna di queste bellissime a modo suo ha lasciato un segno, ha mostrato una nuova sfaccettatura del mondo femminile.”
Lo spettacolo continua con Amore disperato di Nada, Quelli erano giorni di Dalida e Vacanze Romane di Antonella Ruggiero e i Matia Bazar. Poi la dedica speciale ai figli Alice e Romeo.
“È arrivato il momento di un’altra artista, una grande donna con una voce unica, che ha scritto un capolavoro musicale. Una poesia che, a mio parere, vale la pena dedicare ai figli. Questo è un pezzo di Anna Oxa e si intitola Quando nasce un amore. È tutta per i miei figli.”
Quella che vediamo sul palco è una donna brillante e disinvolta, che riesce a passare da momenti intimi e introspettivi – come il racconto del nonno e del legame con la fondazione Rotari – a vere e proprie gag “questa sera avevo scelto un abito davvero femminile, ma non l’ho potuto indossare perché non riuscivo a chiudere la zip. Devo dire che si mangia molto bene qui!”
Un’artista femminile con una voce vibrante ed una personalità dalle mille sfaccettature, che riesce a spaziare dalla vivacità de Il ballo del mattone di Rita Pavone, alla saudade di Samba in preludio di Ornella Vanoni, all’amarezza di Sonhos e Un anno d’amore di Mina, alla meravigliosa ed intramontabile Maledetta Primavera di Loretta Goggi.
Syria conclude il suo concerto rivolgendo un invito a tutti i presenti “I bambini sono il dono più prezioso che la vita ci possa riservare ma, fin da piccoli, hanno bisogno della nostra guida. Vanno avvolti di buoni sentimenti ed amore perché loro saranno il futuro. Loro saranno gli uomini che dovranno amare e rispettare le proprie donne. Il buon esempio deve partire, quindi, proprio da noi.”
Non poteva mancare un capitolo finale autobiografico, la piccola parentesi sanremese, composta da Non ci sto e dalla melodica Sei tu, brano del 1997 con cui ha spiccato definitivamente il volo.
Si ringraziano Syria e Mauro Diazzi Management per la disponibilità.
Il valzer della toppa
Il ballo del mattone
Tutt’al più
Samba In Preludio
Io che non vivo
Se telefonando
Sonhos
Grazie alla vita
Sempre
Un anno d’amore
La nevicata del ’56
Sei bellissima
Quando nasce un amore
Maledetta primavera
Vacanze romane
Eulalia Torricelli
Non sono
Non ci sto
Sei tu (che mi manchi)
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
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