Il concerto si è aperto con una carica di energia notevole, scaldando fin dalle prime note il pubblico a ritmo di batterie e chitarre. Quello che ha reso unica la serata è stata, indubbiamente, la presenza di un repertorio ormai importante, un giusto mix di ballad e pezzi più movimentati, divenuti grandi successi e celebrati perlopiù nella parte nella prima parte del live: Dall’alba al tramonto, Piccola anima, Ragazza paradiso, Non mi avete fatto niente, Vietato morire, Un milione di cose da dirti.

La platea che affollava l’Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana è stata ammaliata dalla forza esplosiva di Ermal, che non ha perso occasione di stare in mezzo alla folla o invitare la stessa ad avvicinarsi sulle note di “Uno”, per accorciare le distanze e rafforzare quel legame d’amore che li ha sempre uniti. Il tutto suggellato da una band essenziale, esplosiva, ma perfettamente allineata allo show: una tastiera, un synth e una batteria da accompagnamento.

Tanti i momenti introduttivi in cui Ermal ha espresso delle riflessioni su alcune tematiche sociali, per le quali ha scritto una canzone (“Nina e Sara”, storia di un amore libero tra due ragazze), o raccontato interessanti aneddoti, come quel venerdì mattina in cui scrisse “A parte te”. Tanti anche i momenti di affetto verso i fans più piccoli, a cui ha regalato calorosi abbracci e baci, ma anche gag o simpatici siparietti con i più grandi.

Significativo, invece, il flashmob sulle note di “Stelle cadenti”, realizzato dal fanclub siciliano attraverso dei fogli che riportavano la scritta “Ti vogliamo bene più di tutti gli altri”.