La sua penna ha scritto tanti testi d’amore, ma non ha mai rinunciato a lanciare messaggi di pace, speranza e lotta contro ogni ingiustizia. La sua carriera è entata di diritto negli annali della musica italiana per l’alto valore sociopolitico che i suoi brani hanno avuto in un momento storico caratterizzato dal terrore. Oggi ripercorriamo la carriera di Ermal Meta, tornato recentemente in scena con il nuovo singolo “L’unico pericolo”.
Nato in Albania nel 1981 e trasferitosi a Bari all’età di 13 anni con la madre per fuggire da un rapporto violento col padre, Ermal Meta cresce circondato da musica. La madre era prima violinista a Fier ed Ermal, all’età di sedici anni, sembra voler proseguire la tradizione familiare. Dopo aver suonato in vari gruppi e aver studiato chitarra e pianoforte, inizia l’esperienza negli “Ameba 4“, con i quali conta una partecipazione a Sanremo Giovani con “Rido… forse mi sbaglio” e un album omonimo del gruppo pubblicato per Sugar.
Dopo lo scioglimento del gruppo Ermal fonda “La fame di Camilla” con cui pubblica gli album “La fame di Camilla“, “Buio e luce” e “L’attesa” e con cui partecipa a Sanremo Giovani 2010 con “Buio e luce” e all’ “Heineken Jammin’ festival“. suonando sullo stesso palco dei Cranberries e degli Aerosmith.
Dopo lo scioglimento, Ermal Meta trova fortuna come autore di molti artisti di fama nazionale tra cui Emma, Francesco Renga, Patty Pravo, Marco Mengoni, Chiara Galiazzo, Francesca Michielin, Francesco Sarcina, Lorenzo Fragola, Giusy Ferreri, Annalisa e molti altri ancora. Fra le migliori perle uscite dalla sua penna troviamo “Pronto a correre“, “Straordinario“, “Non so ballare“, “Non mi interessa“, “Parole in circolo“, “Occhi profondi“, oltre a “Tutto si muove“, colonna sonora del film “Braccialetti rossi“.
Nel 2014 debutta da solista con “Lettera a mio padre” e nel duetto con Niccolò Agliardi “Volevo perdonarti, almeno“. Nel 2015 partecipa a Sanremo Giovani con “Odio le favole” e pubblica nel 2016 l’album “Umano“. Accede per la prima volta nella sezione Big di Sanremo con “Vietato morire” del 2017, partendo da outsider e sorprendendo, arrivando addirittura al terzo posto. Viene premiato con il “Premio cover” per “Amara terra mia” di Domenico Modugno e con il Premio della critica “Mia Martini”.
È stato uno dei più importanti cantautori degli anni duemila, la sua penna ha scritto tanti testi d’amore, ma non ha mai rinunciato a lanciare messaggi di pace, speranza e lotta contro ogni ingiustizia. Seppur molto concentrata nel biennio 2017-2018, la sua carriera è entata di diritto negli annali della musica italiana per l’alto valore sociopolitico che i suoi brani hanno avuto in un momento storico caratterizzato dal terrore.
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Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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