Voci Storiche

Fabrizio De André, 25 anni senza la sua musica

Fabrizio De André, 25 anni senza la sua musica

Per anni ha incantato per la crudezza del suo linguaggio, ma al tempo stesso per la dolcezza con cui cantava e rappresentava i personaggi delle sue canzoni, spesso appartenenti alle classi più basse della società. “Bocca di rosa”, “Il pescatore” e “La guerra di Piero” sono solo alcuni dei brani più famosi della sua carriera. Oggi vogliamo celebrare il ricordo di Fabrizio De André, genio e sregolatezza del secolo scorso. 

“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”

Fabrizio De André è la rappresentazione più evidente di ciò che significa cantautore. Genio e sregolatezza sono i due motori contrastanti che generano la sua arte. Nato a Pegli e cresciuto nei dintorni di Genova da una famiglia borghese, Faber rinnega gli ideali di famiglia. Dopo aver frequentato le elementari in un istituto privato, viene trasferito per cattiva condotta nella severa scuola dei Gesuiti, dove sarà vittima di una molestia da parte di uno dei professori che porterà all’allontanamento dell’artefice grazie alla pesante figura del padre di Fabrizio, allora vicesindaco di Genova.

Nel dopoguerra Fabrizio fa conoscenza di Paolo Villaggio e della scena jazz, insieme a Bruno Lauzi e Luigi Tenco. Fra alcool ed eccessi, a 18 anni lascia casa e prosegue gli studi di giurisprudenza, ma a sei esami dalla fine abbandona per dare il via alla sua carriera musicale. Negli anni della sua giovinezza, frequenta posti degradati, come le feste di bordo in cui canta o i quartieri bassi, in cui conosce la prima fidanzata Anna, una prostituta. Nel 1960 scrive la sua prima canzone “La ballata del Michè” e si sposa con la prima moglie Enrica Rignon, detta “Puny”, con la quale avrà un figlio, per poi divorziare negli anni ’70. Nel 1961 firma con la Karim, pubblicando il primo 45 giri con due canzoni: “Nuvole barocche” e “E fu la notte”.

Dopo un’ospitata televisiva a Rendez-Vous dove canterà “Il fannullone”, è con la pubblicazione de “La Canzone di Marinella” che arriverà al vero successo. Da quel momento pubblicherà 14 album di inediti, in cui racconterà vicende più disparate, dalle cronache di giornale a ispirazioni letterarie (come l’antologia di Spoon River o le poesie di Brassens), da vicende popolari a canti dialettali. Dopo aver pubblicato il problematico “Storia di un impiegato”, reo del divorzio con la prima moglie, il cantautore inizia una frequentazione con una delle coriste, ma la relazione durerà meno di 2 anni. Fino a quando si incrocerà per gli studi con Dori Ghezzi, che stava lavorando ad un nuovo album, così come Faber col nuovo album di ri-incisioni ad opera di Reverberi. Dopo 15 anni di convivenza si sposano nel 1989.

Fra alcolici, paura dell’esibizione dal vivo, accuse di simpatie leniniste e controlli dei servizi segreti, si consuma la mitica figura di Faber. Insieme a Dori vivrà anche un sequestro da parte dell’Anonima Sarda, in corrispondenza della nascita della loro figlia. Dopo il riscatto, De André spenderà parole di comprensione nei confronti dei rapitori, la stessa che aveva cantato per i personaggi delle sue canzoni. Ma dopo aver interrotto un tour a causa di un carcinoma polmonare e dopo aver trascorso l’ultimo Natale con la famiglia, morirà l’11 Gennaio 1999.

 

Fabrizio De André per anni ha incantato per la crudezza del suo linguaggio, ma al tempo stesso per la dolcezza con cui cantava e rappresentava i personaggi delle sue canzoni, spesso appartenenti alle classi più basse della società. Fabrizio non li giudicava, non li compativa, ma sembrava cercare in loro del buono e un motivo per comprenderli. Non parlava del perdono, ma entrava in empatia con loro in quanto esseri umani, imperfetti tanto quanto noi.

Pillole di musica pop, Fabrizio De André version

Da ascoltare dopo un torto subito: Un giudice/Disamistade

 

Da ascoltare prima di scrivere un tema: Il testamento di Tito/Girotondo

 

Da ascoltare se si pensa ad un amore impossibile: La ballata dell’amore cieco/Dolcenera

 

Da ascoltare se si soffre di solitudine: Leggenda de re infelice/Il suonatore Jones

 

Da ascoltare per i vicoli di strada: La cattiva strada/Via del campo

Fabrizio De André, dove ascoltarlo?

Il compianto re dei cantautori è anche uno degli artisti più tributati della musica italiana. Sarà possibile partecipare ad eventi in suo onore, organizzati con ampia frequenza dalla Fondazione De André.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

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Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.

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