Dopo aver conosciuto Eonice (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Francesco Armenise, in arte Carolei, giovane cantautore cosentino, oggi in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Matto proprio matto”.
Carolei, nome d’arte di Francesco Armenise, classe ’99, si avvicina alla
musica all’età di 9 anni. Cresce con un cane e un pianoforte.
Negli anni del liceo inizia a comporre. Fra Roma e Milano, nel 2021 prendono vita il suo progetto e le mille sfumature del suo suono.
Recentemente è tornato in scena con “Matto proprio matto”, un brano che parla del tempo e delle energie che a volte “sprechiamo” dietro a situazioni o relazioni che non ci portano a niente di buono. Quante volte, nel corso della nostra vita, incontriamo persone che ci colpiscono sin da subito, ma che poi ci portano solo confusione e problemi? E, soprattutto, quante volte capita di riguardarsi indietro e pensare “ma come ho fatto a perdere tutto quel tempo dietro a te?”. Eppure, l’abbiamo fatto. “Matto proprio matto” è quello che si prova dopo essere usciti da un qualcosa di indefinito.
Ma, adesso, proviamo a conoscerlo meglio!
«Ciao! Le presentazioni mi mettono sempre un po’ in imbarazzo, magari con le prossime domande ci sarà modo di farmi conoscere meglio.»
«Carolei è il nome di un piccolissimo paesino in provincia di Cosenza, dove cantai per la prima volta davanti a un pubblico. Mi rimase una targhetta con quel nome, al quale mi sono affezionato nel tempo. Quindi nasce da lì.»
«”Gli ostacoli del cuore”, “Stay” e buona parte della vecchia discografia di Elisa sono, sicuramente, le canzoni dei miei ricordi: il mio primo approccio alla musica lo devo a loro.»
«Penso sia un momento molto prolifico per la musica italiana: ci sono tantissime nuove leve, molte delle quali, a mio avviso, meritano davvero tanto. Mi piacerebbe vedere un po’ più di contaminazione, però in generale credo che la discografia italiana possa riservare belle sorprese in futuro.»
«Più che fatica discografica è stata una coccola. Mi sono divertito tantissimo a scriverla. “Matto proprio matto” perché racchiudeva bene il significato che volevo dare a questa canzone. È piaciuta, anche se avrei voluto farla arrivare ancora a più persone, però sono soddisfatto di averla “partorita”. »
«È stato quel “ho perso tempo…” del ritornello. Avevo quella melodia in testa e quel “tempo” che si ripeteva, poi le strofe sono nate dopo.»
«In realtà io lo faccio sempre in modo personale, ma mai troppo “personalizzato”. Per cui è difficile sì, ma mi diverte scrivere situazioni personali dandogli la giusta chiave.»
«Sì, direi di sì.»
«Onestamente vado fiero di tutto e, allo stesso tempo, vorrei migliorare sempre di più.»
«Parecchio, soprattutto perché il mondo della musica ti apre gli occhi su tanti aspetti.»
«Tutto quanto. Essere un artista indipendente, a volte, è veramente stancante e si attraversano periodi bui di grande incertezza e indecisione. L’iper saturazione del mercato rende tutto poco semplice: trovare il proprio spazio diventa difficile, devi sgomitare e, soprattutto, le cose si complicano quando il mercato inizia a reputarti “grande” già dai 20-22 anni.»
«Un album è, sicuramente, uno dei prossimi obiettivi che mi piacerebbe raggiungere.»
«È una domanda troppo difficile, ma sicuramente a scrivere.»
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
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