Dopo aver conosciuto le Ragazze Punk (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Andrea Frontera, in arte Frontera, in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Bludiamante”. Conoscetelo meglio nella nostra intervista!
Classe ’98, Andrea Frontera è un cantautore che, fin dall’infanzia, sviluppa la propensione per la musica, danza e teatro, con l’esempio di icone glam come Bowie, Freddie Mercury, e del panorama pop internazionale. Nei teen years decide di miscelare in chiave new wave questi due mondi in un unico genere, che definisce “glam pop” e inizia a scrivere testi per far prendere vita al suo percorso artistico a tutti gli effetti.
«Ciao, io sono Andrea, in arte Frontera, che (spoiler) è il mio cognome, ma non ditelo a nessuno. Sono un cantautore, vivo a Milano e ho 25 anni. Mi piace definirmi un eterno sognatore legato ai propri valori, per me imprescindibili, uno tra tutti, il più importante per me: la mia famiglia. C’è molto di casa mia nelle mie canzoni.»
«Sono cresciuto a “pane e pop” letteralmente. Da bambino mi chiudevo in camera e passavo le ore su YouTube a guardare i live dei miei beniamini, i Video Music Awards e altre mille cerimonie di premiazione, sognando un giorno di poter calcare anche io quei grandi palchi che vedevo da quel piccolo schermo. Sono sempre stato vicino alla musica: a 5 anni facevo balli caraibici, a 8 anni danza moderna e a 11 anni musical e recitazione. Da quel momento mi sono accorto di “avere una voce”.»
«Mi piace definire il mio genere “glam pop”, rifacendomi un po’ al concetto di “glam rock” degli anni ‘70. La musica è comunicazione e per me è fondamentale comunicare a 360 gradi, sia con i testi, la musica e le melodie, ma anche tramite delle scelte estetiche precise.»
«Sono stato così concentrato negli ultimi anni sulla musica che mi rendo conto solo ora di quanto io non abbia mai pensato a qualcosa del genere. Non vi nascondo che mi piacerebbe tantissimo, sono sicuro che l’Andrea bambino ne sarebbe molto felice. Chissà, mai dire mai…»
«Onestamente, ad oggi, credo il mio migliore debutto. I feedback che sto ricevendo sono assurdi e sono davvero pieno di gratitudine per il bellissimo riscontro. È una canzone che ho curato in maniera maniacale e sono contento che questo venga notato.»
«Penso che la risposta sia scontata, ma che questo tipo di emozioni e sensazioni siano fondamentali per la crescita personale di ogni individuo. Quando vivo qualcosa, bello o brutto che sia, mi piace vederlo così, come un qualcosa di formativo, che in ogni caso mi insegnerà qualcosa. E poi quante decine di canzoni si possono scrivere su questo argomento?»
«Sinceramente non penso che alcune ferite, soprattutto quelle più profonde, possano mai guarire. Però è a questo che servono le cicatrici, a non farci dimenticare.»
«Dove mi possa portare purtroppo non posso prevederlo, dove spero mi porti invece sì: su tanti palchi e davanti a molte persone.»
«La tenacia e la determinazione. I momenti di sconforto sono sempre dietro l’angolo, ma la chiave secondo me è “resistere”. Un po’ come la legge della giungla, alla fine vincono i più forti.»
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
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