Artisti Emergenti

Intervista esclusiva a Ilenya per il nuovo singolo “Buio”
Intervista Ilenya

Intervista esclusiva a Ilenya per il nuovo singolo “Buio”

Dopo aver conosciuto leomeconi (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Ilenya, in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Buio”, pubblicato Venerdì 21 Giugno. Conoscetela meglio nella nostra intervista!

 

Ilenya, nata a Milano ma di origine siciliana, è performer, vocal coach e autrice. Dal 2013 insegna canto presso diverse scuole, tra cui Ricordi Music School Carousel – Scuola di Musica. Nel 2015 frequenta il corso di Didattica del Canto Moderno presso il VMS di Loretta Martinez e nel 2019 l’Albero del Canto con Paola Folli. Attualmente insegna alla Milano Music Lab, di cui è fondatrice.

 

Nel 2020 inizia a collaborare con Daniele Piovani, pubblicando il suo primo EP “Il Kaos Dentro“, un viaggio introspettivo dell’anima, lanciato dal singolo “Japan”. Nello stesso anno, è protagonista nel musical “La Sirenetta” e partecipa a “Il libro della giungla” con la compagnia Luna di Miele Produzioni. Nel 2023 fonda anche l’etichetta discografica indipendente Milano Music Records, per seguire i progetti dei suoi allievi e giovani artisti emergenti. Il 21 Giugno 2024 esce “Buio“, brano elettro dance/pop dance, con cui affronta un tema molto delicato.

Ciao Ilenya, presentati ai nostri lettori.

«Ciao, mi chiamo Ilenya, sono di origine siciliana, ma nata e cresciuta a Milano. Sono una cantautrice-performer e vocal coach.»

 

Quando hai conosciuto la musica?

«Molto presto: a soli 8 anni con lo studio del pianoforte, per poi proseguire con il canto. Oggi è la mia più grande passione, nonché il mio lavoro.»

 

Quali sono i tuoi modelli di riferimento? E cosa ne pensi, invece, dell’attuale scena musicale?

«Ogni istante della mia vita è legato ad una canzone. Sono cresciuta con le note di Whitney Houston e Alicia Keys. Amavo suonare al pianoforte le loro canzoni, ma non nego che in casa mia si ascoltassero spesso Mina e Battisti. Sebbene in passato mi sia ispirata a vari artisti, oggi mi sento più vicina al mondo dell’electro dance/electro pop. Credo che sia difficile emergere nel panorama musicale attuale, dominato da canzoni più o meno uguali e da una crescente quantità di aspiranti artisti. Mi piacerebbe vedere un panorama musicale più vario e inclusivo, che offra opportunità a tutti, indipendentemente dall’età, valorizzando chi ha esperienza e merita.»

Intervista Ilenya
Sappiamo che la musica fa parte della tua vita a 360°: oltre ad essere un’artista, infatti, hai da poco aperto un tuo studio musicale dove insegni canto e segui alcuni progetti dell’etichetta discografica Milano Music Records, di cui sei fondatrice. Come riesci a coordinare tante cose così diverse, ma complementari?

«La musica è la mia casa, il mio rifugio sin da piccola. Non ho mai desiderato fare altro se non questo. Oltre ad insegnare canto e lavorare su nuovi progetti, dove scrivo testi e musica insieme ai miei allievi, continuo a portare avanti il mio progetto da cantautrice, e viaggio spesso per eventi e concerti musicali in tutta Italia. Come ci riesco? Mi chiamano “Wonder Woman”, forse ho dei poteri e non lo so? O semplicemente solo tanto amore per il mio lavoro e tanta voglia di fare.»

 

Nel tuo curriculum c’è un elemento ricorrente: il musical. Sappiamo che sei stata la protagonista de “La Sirenetta” e che hai partecipato a “Il libro della giungla”. Possiamo dire che sei un concentrato di forze? 

«Sì, dopo aver stabilizzato l’endometriosi, un problema di salute che mi ha assillato per diversi anni e che assorbiva tutte le mie energie, è come se fossi rinata. Ho voluto recuperare il tempo perso e non mi sono più fermata!»

 

Per il futuro ti piacerebbe concentrare le attenzioni in questo ambito?

«Fare musical è sempre stato il mio sogno, che in realtà ho realizzato grazie anche a Tony Labriola, produttore dei due spettacoli! Adoro i musical, ma se dovessi tornare sul palco, vorrei farlo interpretando un ruolo significativo. Non per presunzione, ma per una soddisfazione personale, dato che l’impegno richiesto è davvero notevole.»

Intervista Ilenya
Tra le varie collaborazioni del passato c’è “Il Kaos dentro”, Ep scritto insieme a Daniele Piovani. Come vi siete conosciuti? E com’è stato lavorare con lui a questo progetto?

«”Il Kaos Dentro” rappresenta una parte di me del passato. È stato un lavoro intenso, durato un paio d’anni. Con Daniele ci conosciamo da molto tempo e, nonostante gli alti e bassi, ho sempre lavorato bene con lui perché siamo sulla stessa lunghezza d’onda.»

 

Collaborazione che ritroviamo anche in “Buio”, nuovo singolo che parla di un momento complicato della tua vita, pieno di ansia, stress e attacchi di panico. Come stai oggi?

«Il percorso è lungo, più che altro soffro tanto di insonnia, ma oggi mi sento più consapevole di me stessa e della mia crescita personale. “Buio” è un po’ il riflesso di tutto questo: si colloca in una fase in cui sto elaborando e cambiando diverse cose della mia vita. Dato che scrivo solo cose che mi appartengono, possiamo dire che tutto va di pari passo con la mia musica.»

 

Quanto è difficile raccontare di esperienze personali? Soprattutto così intime e delicate…

«“Buio” è una canzone rivelatrice, nata in una notte insonne, appunto. In essa si svela molto di me, non è stato facile raccontarmi, anche se non sono l’unica persona a dover affrontare simili problematiche. Infatti è stata scritta non solo come un mio sfogo personale, ma anche per chi, vicino a me, ha vissuto e vive situazioni simili. Con questo brano, desidero lanciare un messaggio di riflessione per chi sta attraversando questi momenti di “buio”, per far comprendere che tali esperienze possono capitare a chiunque. È importante elaborarle e chiedere aiuto, perché non è segno di debolezza, ma il primo passo verso la guarigione.»

Secondo te perché la salute mentale è un tema tabù in ambito musicale?

«Non credo che sia un vero e proprio tabù, dato che la musica ha fatto progressi significativi nel trattare questi temi negli anni. Potrei citare alcune canzoni, tra cui “En e Xanax” di Samuele Bersani, “Panico” di Fabri Fibra e Neffa, “In my blood” di Shawn Mendes, “Mad World” di Gary Jules e la bellissima “Hurt” di Johnny Cash nella cover di Nine Inch Nails. Probabilmente c’è ancora molto da fare per garantire una rappresentazione accurata e rispettosa, ma è importante riconoscere i passi fatti. Per esempio, la Disney ha fatto un ottimo lavoro con Inside Out 2, rappresentando perfettamente l’ansia e tutto ciò che ne deriva. Nella società di oggi, questo è un problema abbastanza ricorrente.»

 

Eppure è ampiamente diffuso, non solo tra i giovani fruitori della musica, ma anche tra gli artisti stessi. Pensi che l’industria musicale giochi un ruolo fondamentale per la salute mentale?

«Non lo so, però la musica al giorno d’oggi è in continua evoluzione e, per stare al passo, forse chi è dentro a questo sistema ed è più fragile può risentirne.»

 

Sembra quasi che ci sia un interesse maggiore per i numeri, piuttosto che per la qualità della musica. Possiamo dire che sta venendo un po’ a mancare l’autenticità e la bellezza della musica stessa?

«Su questo non posso che essere d’accordo. Per quello che vivo io, oggi si da più importanza ai numeri, ma anche all’immagine. Per quanto riguarda l’immagine, nulla da dire: è una forma d’arte che riflette la personalità dell’artista. Tuttavia, ci sono artisti che, pur non avendo i numeri, potrebbero tranquillamente stare al passo con quelli che li hanno.»

Intervista Ilenya
Visto il tuo ampio curriculum, ci aspettiamo che “Buio” faccia molta strada e raggiunga ottimi consensi. Che riscontro sta avendo oggi?

«Per ora è un po’ presto per parlare di riscontri, ma posso dire che “Buio” ha già ricevuto buone valutazioni. È stata notata una mia crescita ed evoluzione artistica, e il lavoro fatto è stato apprezzato. Non posso che esserne felice!»

 

Se per descriverti a una persona che non ti conosce ancora, dovessi scegliere un tuo brano, quale sceglieresti e perché?

«Non posso scegliere perché tutte le canzoni che ho scritto mi rappresentano e raccontano parti della mia vita. Tuttavia, se devo parlare di genere musicale, forse “Buio” è quella che mi rappresenta di più.»

 

Quali sono i tuoi progetti futuri in ambito artistico?

«Ho in serbo tante nuove canzoni su cui stiamo lavorando intensamente. Restate sintonizzati!»

Intervista Ilenya

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Conosci l'Autore

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Categorie

Articoli Recenti

Newsletter

Seguici