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Intervista esclusiva a leomeconi per il nuovo singolo “supergelosa”
Intervista leomeconi

Intervista esclusiva a leomeconi per il nuovo singolo “supergelosa”

Dopo aver conosciuto Carmen (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo leomeconi, in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “supergelosa”, pubblicato lo scorso Venerdì 14 Giugno. Conoscetelo meglio nella nostra intervista!

 

Leomeconi, all’anagrafe Leonardo Meconi, è un cantautore e chitarrista nato a Bologna il 13 Maggio 2004, e ha all’attivo due album, “I’ll Fly Away” (2019) e “Lato A Side B” (2021). Ha partecipato a X-Factor 2020 ed è stato finalista al Festival di Castrocaro 2021. Nel 2022, dopo aver partecipato come artista invitato al Ferrara Buskers Festival, inizia a collaborare con il produttore irlandese multiplatino Don Mescall, registrando a Quivvy (Irlanda) il suo prossimo album. Nel frattempo, dà vita al progetto LOAD, formando una band nata sui banchi di scuola che lo accompagnerà durante i live tra il 2022 e il 2023. leomeconi & LOAD è il progetto che porta sul palco con il proprio repertorio originale, arricchito di alcune cover dei suoi artisti preferiti.

 

A Luglio 2023 termina gli studi al Liceo Musicale Lucio Dalla di Bologna e partecipa alle Clinics di Umbria Jazz: al termine viene convocato per una audition, che lo porta a vincere una borsa di studio per 4 anni al Berklee College of Music di Boston. In attesa della pubblicazione dell’album prodotto in Irlanda, leomeconi decide di far uscire i brani più amati dai fans durante i suoi live. A Dicembre 2023 viene pubblicata la versione studio de “La notte più bella”, a Marzo 2024 il singolo “guastafesteinsieme ai LOAD, e il 14 Giugno arriva “supergelosa”, brano che tratta delle dinamiche sociali e relazionali.

Ciao Leonardo, presentati ai nostri lettori.

«Ciao a tutti, sono leomeconi, ho 20 anni e vivo a Bologna, anche se fra pochissimo mi trasferirò a Boston per studiare canto e scrittura al Berklee College of Music

 

Come nasce la tua passione per la musica?

«In modo spontaneo: sin da piccolo, a casa mia, c’era sempre musica, tutto il giorno. I miei sono appassionati di musica rock e, da quando avevo un anno, mi hanno portato a vedere tantissimi concerti. E così suonare e cantare, per me, è stato quasi spontaneo.»

 

Quando hai scoperto la tua abilità nella scrittura? E qual è stata la prima canzone che hai scritto?

«Ho scritto la mia prima canzone in inglese a 12 anni. Ho ancora qualche registrazione di quei primi brani, ma poi verso i 14/15 anni ho iniziato a frequentare uno studio di registrazione a Bologna e, da lì, ho capito che volevo scrivere e produrre musica.»

Intervista leomeconi
Sei giovanissimo, eppure la tua attività è già ricca di eventi: dalla partecipazione a X-Factor nel 2020, al Festival di Castrocaro 2021, alle registrazioni in Irlanda, fino alla creazione dei LOAD, band nata sui banchi di scuola. Cosa ti porti dietro da tutte queste esperienze?

«Sono state bellissime esperienze, mi porto dietro tanti ricordi, tanti amici e tanti insegnamenti. Ora il mio focus è sulla pubblicazione di nuova musica e sui live insieme ai LOAD, perché stare sul palco è la cosa che mi piace di più e farlo con i miei amici e compagni di band è ancora più bello.»

 

Tra il 2022 e il 2023 hai intrapreso, insieme ai LOAD, un tour che vi ha portato in giro per l’Italia. Quanto conta, per te, il rapporto diretto con la gente? E che tipo di gente è la tua?

«Come dicevo, esibirsi dal vivo è la cosa più bella che ci sia. È lì che misuri la capacità delle canzoni di arrivare al pubblico e l’abilità della band di coinvolgerlo. Se potessi, starei sempre sul palco!»

 

Che differenze ci sono tra le registrazioni in studio e le esibizioni dal vivo?

«In studio si cerca di perfezionare il suono, di trovare soluzioni, melodie ed arrangiamenti che possano rendere efficace un brano. Lo studio di registrazione è fondamentale, ma il palco è la misura della distanza tra la tua musica ed il pubblico, è liberatorio, quasi una terapia. Entrambi sono momenti importanti da vivere per un musicista

 

Recentemente sei tornato in scena con “supergelosa”: come sta andando?

«”supergelosa” è un brano pop estivo, accompagnato da un video divertente. Direi che sta andando molto bene. Dopo il singolo “guastafeste”, dal tiro rock e registrato in studio con i Load, “supergelosa” è quasi il secondo capitolo, perché il tema sono sempre le relazioni personali e le difficoltà dei rapporti

Un brano che può essere cantato in spiaggia davanti a un falò, nonostante parli delle difficoltà relazionali. Quanto è difficile, oggi, instaurare un rapporto di fiducia?

«Esattamente. Il mood scanzonato nasconde, in realtà, un testo che oggi assume un significato profondo e che tratta un tema importante: la gelosia. Un sentimento negativo, specie quando la fiducia manca del tutto. È importante, invece, l’equilibrio nei rapporti ed il rispetto per l’altro.»

 

Il pezzo ha un ritornello catchy ed una produzione che gira intorno alla linea del basso suonato da te stesso. Ti piacerebbe imparare altri strumenti?

«Io suono da sempre la chitarra, sia acustica che elettrica. In qualche live eseguo anche dei brani piano e voce. In studio spesso uso il basso, mi piace tantissimo. Direi che è sufficiente così: lascio ai musicisti della band il compito di suonare gli altri strumenti. Sono bravissimi nel farlo!»

 

Tra la pubblicazione di “I’ll Fly Away” (2019) e “Lato A Side B” (2021), c’è un chiaro cambio di rotta: se il primo album è stato composto interamente in lingua inglese, nel secondo hai saputo alternare brani in inglese a quelli in italiano. Pensi che la partecipazione a X-Factor abbia influito, in qualche modo, in questa scelta? O è stata una tua esigenza/voglia di sperimentare?

«Forse il fatto di non aver avuto un singolo in italiano a XF mi ha portato a scrivere in italiano, è vero. Però il primo brano che ho scritto dopo XF è stato in inglese; poi, con alcuni amici in studio, abbiamo provato a scrivere in italiano e mi è piaciuto. Ma l’inglese resta per me fondamentale, specialmente ora che mi trasferirò negli States.»

Per il futuro credi di scrivere in altre lingue? O vuoi focalizzarti sull’italiano, come nell’ultimo periodo?

«Scrivere in italiano è tanto difficile quanto bello. Quindi certamente proseguirò, ma ho tante canzoni in inglese che vorrei far sentire al pubblico. Mi piace scrivere in entrambe le lingue e credo che continuerò su questa strada. Almeno per ora!»

 

Come e quanto sei cambiato con l’inizio di questo nuovo capitolo della tua carriera?

«Il primo album è uscito che avevo 15 anni ed era folk, con venature pop. Il secondo album, a distanza di due anni, era più pop: è stato importante sperimentare per capire quale dovesse essere la mia direzione. In realtà anche “supergelosa” è un brano pop, mentre “guastafeste” era più rock. Mi piace giocare con questi due mondi e provare a farli convivere

 

Quali sono i tuoi progetti futuri in ambito artistico? Stai già lavorando al nuovo album?

«Adesso sono concentrato su “supergelosa”, i live estivi ed il mio trasferimento a Boston, però posso anticiparvi che ci saranno belle novità a breve, in termini musicali.»

 

Perché il pubblico dovrebbe seguirti e sostenerti?

«Spero che mi sostenga perché ho bisogno del pubblico e del riscontro della gente. Poi ci saranno tante novità e tanta musica a breve, quindi vi invito a seguirmi per scoprire tutto quello su cui stiamo lavorando da tempo.»

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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