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Intervista esclusiva a MYND per il nuovo singolo “Amore e odio”
Intervista MYND

Intervista esclusiva a MYND per il nuovo singolo “Amore e odio”

Dopo aver conosciuto Paola Pinna (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Marco Martinelli, in arte Mynd, in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Amore e odio”. Conoscetelo meglio nella nostra intervista!

 

Classe 2000, Marco Martinelli, in arte Mynd, ha un diploma di maturità linguistica italiano e uno di maturità francese, parla correttamente inglese, francese e spagnolo, oltre all’italiano. Sin da piccolo coltiva la passione per la scrittura e per la musica, scrive la sua prima canzone a 10 anni. Studia basi di chitarra e pianoforte da bambino per poi continuare a suonarli da solo.

 

“Maschere”, il suo primo brano ufficiale, vanta oltre 100mila streams su tutte le piattaforme con ascoltatori dalle maggiori città italiane e europee. Ad oggi collabora con il famoso produttore Ayden Lau, oltre aver ricevuto consensi da persone del calibro di Fausto Cogliati.

 

Il progetto di Mynd non è solo musica: nasce dall’esigenza di esprimere l’universalità dell’amore partendo dalla sua esperienza. Nel testo si percepisce, infatti, un bisogno sociale di sentirsi comune ad ognuno di noi e, anche se “non c’è amore per quelli come lui”, la speranza è quella di spogliarsi delle proprie paure e godersi il viaggio.

Ciao Marco, presentati ai nostri lettori.

«Ciao a tutti, sono Marco, in arte Mynd, vengo da Roma e sono un semplice ragazzo che, fortunatamente, ha la possibilità di coltivare una delle sue tante passioni, come la musica.»

 

Da dove deriva MYND, il tuo nome d’arte?

«Era il nome con cui mi firmavo da bambino quando scrivevo i miei testi. Mi piaceva l’idea di tenere quel nome come segno che quel bambino pieno di ambizioni, dentro di me, non se ne è mai andato.»

 

Come e quando ti sei avvicinato alla musica?

«Penso di esserci nato: mio nonno era un contrabbassista, chitarrista, pianista, oltre che scrittore e pittore. Aveva una casa piena di strumenti, ma non ricordo di essere stato influenzato direttamente da lui. Scrivo e canto sin da quando sono piccolo, credo più di avere il suo stesso DNA.»

Intervista MYND
Recentemente sei tornato in scena con “Amore e odio”, il tuo nuovo singolo. Come sta andando?

«Lascio sempre giudicare gli ascoltatori e sto ricevendo tanti messaggi positivi, il che mi dà molta fiducia sia per il brano che per i prossimi. A livello di sensazioni e di ambiente che mi si sta creando intorno sta andando benissimo e sono pieno di energie.»

 

Brano che parla di una storia d’amore intensa, caratterizzata da una profonda passione e dall’alternanza di amore ed odio, appunto. Con questo singolo hai voluto strizzare l’occhiolino ad un pubblico più ampio, data l’immediatezza della tematica, o semplicemente rappresenta un tuo stato d’animo recente?

«Penso che una cosa che ha caratterizzato il mio percorso artistico, dal giorno zero, sia stata quella di aprire al mondo una zona inesplorata della mia emotività e delle mie esperienze. “Amore e odio” non è altro che una rappresentazione di quello che voglio da artista: parlare di me dei miei stati d’animo e, in qualche modo, dare una voce a chi si sente come me. Che le persone, poi, riescano a riconoscersi nelle mie storie è motivo di grande orgoglio.»

 

“Non so se ti amo o forse è solo noia”. Una frase un po’ cruda, probabilmente dettata dall’impeto del momento. Oggi, col senno di poi, pronunceresti ancora questa frase a quella persona?

«Nella canzone non c’è una persona, è una storia creata e dettata dal mio stato d’animo in un determinato periodo e a seguito di alcune esperienze. Ma non c’è un messaggio verso nessuno e mi dispiacerebbe se qualcuno se ne sentisse il protagonista. Chi mi conosce sa il valore che do alle persone e a quanto amore do a chi ho nella mia vita, non darei mai il mio cuore solo per noia.»

In un passo del comunicato stampa sostieni che “non c’è amore per quelli come te”. Secondo te perché è così difficile innamorarsi/mantenere una relazione sana, oggi?

«Penso che l’amore sia una cosa semplice, ma che siamo bravissimi a renderlo complicato. Siamo in un’epoca in cui si ha difficoltà ad esprimersi e, a volte, manca una comunicazione libera e trasparente con gli altri, ma soprattutto con noi stessi. Spesso siamo troppo incentrati a mantenere le nostre idee e posizioni, forse siamo alla ricerca di un vestito che ci calzi alla perfezione, quando a volte basterebbe impegnarsi a guardare il mondo dagli occhi degli altri e venirsi incontro. Ma sento di dover smentire Mynd perché so che esiste amore anche “per quelli come me”

 

Il mood urban/pop con un tocco di reggaeton mira a conferire al brano un’energia particolare, data dalla contaminazione di generi diversi. Quali sono i tuoi modelli di riferimento?

«Sono affascinato dalla figura della popstar e dai grandi frontman delle band. Ad oggi miei modelli di riferimento sono, probabilmente, le persone che mi sono a fianco, penso ai miei produttori che mi hanno improntato l’urban e il reggaeton, o agli artisti vicini di cui osservo quotidianamente la crescita. Complessivamente mi sento un artista pop, con tante influenze dal rap ma anche dall’R&B.»

 

Adesso facciamo un passo indietro. Il tuo approccio al mondo discografico lo possiamo associare a “Maschere”, primo singolo completamente scritto e prodotto da te, che oggi vanta centinaia di migliaia di streams. Ti aspettavi un risultato del genere per il tuo esordio?

«Decisamente no, e pur essendo un piccolo risultato rispetto alle mie ambizioni, è motivo di grande orgoglio perché so che sono in pochi a poter vantare un risultato del genere al primo brano registrato. Mi ha dato la consapevolezza di avere il potenziale per fare grandi cose.»

Questo risultato ti fa creare, in qualche modo, delle aspettative/ansie per il tuo nuovo singolo?

«Probabilmente in passato mi ha creato la falsa aspettativa di poter sfondare subito, e invece ho avuto modo di conoscere le difficoltà di questo mondo. Ma senza quegli ostacoli da superare non sarei cresciuto e non mi sarei mai sentito pronto quanto lo sono ora.»

 

Ansie da prestazione, streaming da raggiungere, scrittura sempre più frequente di nuovi singoli. Tema delicato ed attuale che vede protagonisti alcuni tuoi colleghi “big”, come Mr Rain, Sangiovanni. Come si esce, illesi, da un problema così importante/crisi artistica del genere?

«Con la passione, che a volte noi artisti dimentichiamo. Purtroppo veniamo catapultati in una realtà che non ci compete, in cui oltre a essere costantemente osservati, bisogna raggiungere accordi, soldi e numeri che rischiano di far perdere il bello del fare questo lavoro. Sicuramente non sento di poter dare consigli a Mr Rain o a Sangiovanni, ma conoscendo il loro amore per la musica so che torneranno presto.»

 

Un consiglio a chi vorrebbe avvicinarsi a questo mondo, ma magari si sente ingabbiato?

«Che viviamo in un epoca in cui le persone apprezzano ciò che è vero, e chi non ha paura di mettersi a nudo per quello che è. Consiglio di chiedersi se si ha davvero la voglia di emergere e qualcosa da dire al mondo e, finché lo si fa col cuore e col talento, il mondo sarà pronto ad ascoltarlo.»

 

Cosa accadrà dopo “Amore ed odio”?

«È solo l’inizio!»

Intervista MYND

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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