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Intervista esclusiva a Serena per il nuovo singolo “Vabbè”
Intervista Serena Imbrogno

Intervista esclusiva a Serena per il nuovo singolo “Vabbè”

Dopo aver conosciuto Lorena (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Serena, in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Vabbè”, pubblicato lo scorso 3 Maggio. Conoscetela meglio nella nostra intervista!

 

Serena Imbrogno ha 16 anni e vive a Zumpano, in provincia di Cosenza.

Attualmente frequenta il terzo anno di Liceo Classico. Studia canto dall’età di 8 anni presso la RC Voce Produzione di Cecilia Cesario e Rosario Canale e da poco ha iniziato un percorso di scrittura.

 

Nella vita le piacerebbe fare musica e diventare una professionista del settore, nella speranza che la sua musica possa arrivare nel profondo di chi l’ascolta.

 

Recentemente ha esordito con “Vabbè“, un brano che racconta con leggerezza una storia complicata fra due persone che si sono allontanate, ma che sanno che tra di loro non è finita del tutto. Con “dai, vabbè” si comprende che non esistono rimpianti e rancori, ma che nel rapporto rimane comunque una certa simpatia.

Ciao Serena, presentati ai nostri lettori.

«Ciao! Sono Serena e sono una cantautrice. È da poco uscito il mio primo singolo “VABBÈ” su tutte le piattaforme digitali, e spero tanto di emergere come artista nel panorama musicale italiano.»

 

Come e quando ti sei avvicinata alla musica?

«Mi sono avvicinata alla musica più o meno all’età di 8 anni per caso: in famiglia nessuno conosceva il mondo della musica, quindi posso dire di averla scoperta da sola. Da lì è diventata il motore di tutta la mia vita.»

 

Recentemente hai esordito nel mondo musicale con il singolo “VABBÈ”: com’è nato il brano e che riscontro sta avendo?

«VABBÈ” è nata un po’ per caso, scritta in un momento di rabbia dopo vari momenti di sconforto. Sta avendo un ottimo riscontro, ciò che ho scritto sta piacendo e sono molto grata per questo!»

VABBÈ” racconta con leggerezza la storia complicata tra due persone che si sono allontanate, ma consapevoli del fatto che, tra di loro, non è mai finita del tutto. Un brano autobiografico?

«Quando scrivo le mie canzoni, pur inconsapevolmente, metto sempre del mio. In questo caso “VABBÈ” nasce propio dalla rabbia che era subentrata in me dopo varie delusioni. Quindi sì, è decisamente un brano autobiografico.»

 

Credi che anche un rapporto finito possa mantenere, nel tempo, un legame eterno, nonostante i rimpianti i rancori?

«Se in un rapporto rimangono rimpianti o rancori, credo che a lungo andare non si possa continuare a convivere serenamente. Nonostante ciò ci sono legami che riescono a durare in eterno, anche quando tutto sembra essere finito per sempre.»

 

È stato semplice approcciarti alla scrittura e/o alle melodie del brano?

«Devo essere sincera, all’inizio ho avuto un po’ di difficoltà con le linee melodiche, ora invece sono molto più spedita. Per quanto riguarda l’aspetto testuale, mi è sempre venuto tutto molto naturale.»

Intervista Serena Imbrogno
Ti piacerebbe scrivere ancora? E se sì, che tematiche vorresti trattare?

«Assolutamente sì! Esprimermi attraverso le mie canzoni è essenziale per me. Nelle mie canzoni mi piacerebbe trattare diverse tematiche, raccontare storie in cui le persone possano ritrovarsi, come l’amore, la fine di un amore o come lo sconforto dell’essere ultimi.»

 

E sperimentare generi diversi? Anche se in questo brano è uscita una parte della tua voce davvero interessante, calda e più matura rispetto alla tua età.

«Durante il mio percorso mi piacerebbe tanto giocare con generi e stili differenti. Proprio perché sono giovane credo di avere tempo a disposizione per sperimentare con la mia voce e la musica in generale.»

 

Attualmente stai frequentando il terzo anno di liceo classico, ma cosa vorresti fare una volta conclusi gli studi?

«Terminato il liceo, mi piacerebbe affrontare gli studi universitari. Con un po’ di indecisione, credo che mi affaccerei più su un percorso giornalistico. Anche se il mio piano A è, ovviamente, la musica.»

 

Sei giovanissima, ma hai già le idee molto chiare sul tuo futuro. Un consiglio che vorresti dare ai tuoi coetanei, magari a quello un po’ più insicuri?

«Quando mi capita di incontrare miei coetanei indecisi, insicuri o svogliati, consiglio sempre di trovare qualcosa con cui occupare il tempo, che sia un’arte come la musica, il cinema, il teatro o la poesia, ma anche uno sport o un hobby qualsiasi. Sono convinta che l’arte e la cultura salveranno il mondo!»

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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