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Intervista esclusiva ad Arianna Chiara per il nuovo singolo “Canzoni di notte”
Intervista Arianna Chiara

Intervista esclusiva ad Arianna Chiara per il nuovo singolo “Canzoni di notte”

Dopo aver conosciuto Kemonia (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Arianna Chiara, in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Canzoni di notte”. Conoscetela meglio nella nostra intervista!

Arianna Chiara è una cantautrice ed interprete milanese, classe 2002. Appassionata di musica fin da bambina, nel 2014 inizia il suo percorso formativo nel settore musicale, studiando canto moderno e, nel corso degli anni, approfondisce questo percorso sempre sempre di più, indirizzandosi allo studio Accademico di canto jazz.

 

Dal 2015, partecipa a diversi concorsi canori di carattere nazionale, tra cui nel 2017, SanremoJunior, che le consente, aggiudicandosi la vittoria, di esibirsi sul palco del Teatro Ariston, accompagnata dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo. L’anno successivo la vede concorrere al VideoFestival Live, arrivando in finale, e vincere il premio Germano Varesi. Questo traguardo le consente di iniziare una collaborazione con un’etichetta discografica e lavorare ad una compilation della label stessa. L’artista prende parte anche a svariati camp formativi, tra cui quelli organizzati dal Tour Music Fest presso il C.E.T. di Mogol.

 

A Maggio 2019 Arianna Chiara è tra i finalisti del concorso nazionale Musica È e, pochi mesi più in là, partecipa all’edizione annuale de Il Cantagiro, qualificandosi tra i 10 finalisti nazionali ed ottenendo il premio SIAE con il brano inedito “Amore Particolare”, scritto per lei da Leonardo Laddaga.

 

Negli anni Arianna Chiara matura la sua esperienza come cantante e si esibisce in svariati eventi live, muovendosi tra pop, soul e jazz e, nel 2021, comincia il suo progetto da cantautrice, cimentandosi nella scrittura dei propri brani ed esordendo con la pubblicazione di “Se non ricordo” e “Il sapore delle fragole”. Nell’Ottobre 2022 è finalista al concorso nazionale Percoto Canta, che le permette di esibirsi accompagnata dall’orchestra presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Nel Luglio 2023 è stata semifinalista, con i suoi brani, al prestigioso Premio Lunezia e nelle fasi finali del Festival di Castrocaro. A novembre 2023 esce “La stessa cosa”, che segna l’inizio della collaborazione con la dinamica etichetta mantovana Cosmophonix Artist Development, tutt’ora in corso per la produzione dei suoi brani.

 

A fine 2024 esce il singolo “Come Quando Fuori Piove”, distribuito da ADA Music, e a Febbraio 2025 Arianna Chiara è tra i selezionati per il Festival di SanNolo. Tramite i suoi brani e una vocalità intensa, Arianna Chiara definisce sempre di più la sua cifra stilistica, caratterizzata dall’unione di sonorità vintage ed eleganti a testi introspettivi, immersi in un sound contemporaneo.

 

Canzoni Di Notte” è il suo nuovo singolo, disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 14 Marzo 2025 e in rotazione radiofonica da Venerdì 21 Marzo.

Ciao Arianna Chiara, presentati ai nostri lettori.

«Ciao a tutti! Sono Arianna Chiara, una cantante e cantautrice milanese di 22 anni. Siccome non sono tanto brava a descrivermi, cerco che siano le mie canzoni a parlare per me e a tirare fuori tutto ciò che sento. La musica è la mia passione più grande, da quando sono piccola, ed è da sempre il linguaggio migliore che ho per esprimermi: quando canto entro in un mondo tutto mio, in cui mi sento davvero me stessa.»

 

Ti ricordi quando e come sei entrata in contatto con la musica?

«Ammetto di non avere ricordi di un momento preciso in cui ho “scoperto” la musica, ma da quando ne ho ricordo è come se fosse da sempre una costante nella mia vita, fin da piccola. Forse il primo vero incontro con la musica è avvenuto grazie ai film Disney, di cui amavo follemente le colonne sonore, e di cui imparavo a memoria le canzoni: appena mi fu possibile, iniziai a buttarmi in tutte quelle situazioni che mi permettevano di cantare, come piccoli cori della mia città. Oppure l’ora che preferivo a scuola era quella di musica. Il grande amore devo dire, però, che è scoppiato a 12 anni, quando mi sono iscritta ad un corso di canto: lì ho iniziato a scoprire davvero la musica, a studiare la teoria, ad entrare in contatto con i generi musicali e conoscere i cantanti che mi ispiravano, imparando con tecnica e costanza le canzoni che più mi piacevano. Da quel momento non ho più smesso di studiare e fare musica: più approfondivo e mi immergevo in quel mondo fantastico, più mi stupiva ogni volta che scoprivo un suo nuovo lato. Per questo ho intrapreso prima il liceo musicale, ed ora sto ultimando gli studi in canto jazz, un genere di cui ho sviluppato una vera e propria passione crescendo, negli anni.»

 

Quali sono le canzoni o i cantanti che hanno segnato la tua crescita musicale?

«Ci sono moltissime canzoni e cantanti che mi hanno segnata: sicuramente la prima è stata “Bruci la città” di Irene Grandi, che ho imparato a memoria e che mi piaceva cantare a squarciagola in macchina quando passava in radio. Un’altra canzone che ho nel cuore è “Estate” di Bruno Martino, perchè mi ricorda i miei nonni. La canto da molti anni ormai, cercando di farla sempre dal vivo quando ne ho l’opportunità, ma ho scoperto solo nell’ultimo periodo essere uno standard jazz.

 

I cantanti che, invece, mi hanno influenzata sono Amy Winehouse, prima artista di cui ho imparato la discografia e di cui ho sempre amato la vocalità e lo stile, capace di coniugare perfettamente sonorità jazz e RnB al pop, caratteristica che sto ricercando anch’io nella mia musica. Amo, inoltre, la vocalità di artiste italiane come Tosca, Serena Brancale o Carolina Bubbico, e di internazionali come Laufey, Celeste, Joy Crookes. Poi sono molto legata al cantautorato italiano, ai testi di Dalla e Cremonini, e ultimamente di Joan Thiele, che mi sta dando moltissimi spunti nella ricerca della mia sonorità e scrittura.»

Intervista Arianna Chiara
Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?

«Ad oggi si sente spesso dire che la musica non è più come quella di una volta, e che in passato la qualità era più alta. Da un lato non posso che essere d’accordo: è innegabile che in questo periodo (in cui fare musica è diventato più accessibile, specie se realizzabile anche attraverso un computer) abbia avuto un impatto generale sugli arrangiamenti e sulle produzioni dei brani, che magari in passato si suonavano e scrivevano in studio, dal vivo. Dall’altro, però, credo che oggi la scena musicale abbia ancora moltissimo da dare e, se si scava anche solo un po’ sotto la superficie, si trovano artisti dalla grande sensibilità e competenza, che stanno portando innovazione e qualità alla musica contemporanea.»

 

Potessi realizzare il duetto dei tuoi sogni, quale artista sceglieresti?

«Tra gli internazionali sceglierei Laufey, un’artista che adoro per la sua dolcezza e per le sue composizioni super raffinate. Tra gli italiani, sicuramente, Cesare Cremonini, un cantautore che amo per la sua sensibilità e per la capacità di creare immagini evocative. Oppure Joan Thiele per la grande ricercatezza presente nei suoi brani, nel sound e nei testi. Sono tantissimi gli artisti che ammiro, non saprei sceglierne solo uno!»

 

Il 21 Marzo è uscito “Canzoni di notte”, il tuo nuovo singolo: come è nata l’idea della sua creazione e produzione? E che riscontro sta avendo col pubblico?

«“Canzoni di notte” è nata in modo spontaneo, da una serie di pensieri e immagini che mi ero appuntata sul mio quaderno, in una sera al pianoforte. Più che una storia in sè volevo trasmettesse proprio quella sensazione di calma, raccoglimento e introspezione che si può provare scrivendo una cosa così intima come una canzone mentre tutti dormono, nel silenzio della notte. Devo dire che, al momento, tutte le persone che conosco e che l’hanno ascoltata l’hanno apprezzata e ne sono davvero felicissima. La cosa più bella che una persona mi ha detto è che le ha lasciato una sensazione come di una carezza.»

Qual è stato l’incipit che ha dato il via al lavoro?

«Come sempre quando scrivo le mie canzoni, appunto pensieri, idee e immagini sul mio quaderno, che poi cerco di mettere in musica tra accordi e melodie al pianoforte. In questo caso, mi sono lasciata trasportare da un mix di emozioni, ricordi e ripensamenti legati alla fine di una storia, che volevo fossero immersi in un’atmosfera notturna e ovattata. Così, partendo in
realtà proprio dall’idea del titolo, è nata “Canzoni di notte”.»

 

Un modo per tradurre in musica pensieri e immagini, che prendono vita su un foglio bianco nel silenzio della notte. Un momento in cui il disincanto e la consapevolezza di una storia d’amore finita incontrano nostalgia, ricordi e ripensamenti. Quanto è difficile mettersi completamente a nudo e parlare di esperienze personali con così tanta trasparenza e lucidità?

«Non è semplice, ma devo dire che attraverso le canzoni, esprimere le mie emozioni diventa naturale e un modo per chiarirle meglio dentro di me, permettendomi di vederle trasformate in qualcosa di concreto. Nei miei brani cerco di essere me stessa, esprimendomi in modo autentico: se non lo facessi sentirei di stare solo interpretando. Scrivere mi fa stare bene e, per quanto sia a volte complicato mettere in mostra la mia vulnerabilità, è ciò che rende quello che faccio veramente mio.»

 

“È nel cuore della notte che i pensieri più inaspettati possono avere l’ultima chance di affiorare nella mente. Durante il giorno abbiamo tanti doveri verso gli altri, ma di notte torniamo al nostro dovere principale, cioè a noi stessi.”, scriveva Alain De Botton a proposito di un quadro del pittore danese Georg Friedrich Kersting. Ti capita spesso di darti priorità e immergerti nei pensieri notturni?

«Che bellissima citazione! Perfettamente calzante. Non sono una nottambula, anzi, adoro dormire le mie 8 ore quotidiane! A parte gli scherzi però, prima di addormentarmi capita spesso di immergermi nei miei pensieri, e credo sia il momento più intimo che ho con me stessa, in cui faccio un recap della giornata, di quello che mi è successo, e di quello che dovrò fare il giorno
dopo, o che vorrei che succedesse. Ed è proprio in questa circostanza che mi piace “connettermi” con la mia parte più profonda e ricordarmi sempre i miei sogni, cosa devo fare per raggiungerli e motivarmi alla loro realizzazione. Quindi sì, la notte è un momento di sospensione in cui tutto può essere visto più chiaramente, anche se intorno è buio.»

Intervista Pop Véronique
La melodia delicata e fluttuante del brano incontra la progressione dolce degli accordi al pianoforte e il suono degli archi. Com’è cambiata “Canzoni di notte” rispetto all’idea iniziale?

«Devo dire che l’ossatura principale di “Canzoni di notte” è rimasta invariata, come l’ho ideata: piano e voce. Poi, certamente, la produzione di Luca Bottoli ha saputo vestire questo brano di atmosfera e tradurre, ancora meglio nelle sonorità, l’idea che avevo per questo pezzo, rendendolo appunto “fluttuante” e riflessivo.»

 

Secondo te quali sono le caratteristiche per definire, oggi, un cantautore moderno?

«Scrivere qualcosa di autentico, ricercando parole e immagini originali, che sappiano però parlare a tutti. È una capacità che ritrovo in artisti che stimo, come Anna Castiglia o Calcutta. Esprimere in modo nuovo e particolare concetti semplici, facendosi capire e apprezzare per la propria originalità.»

 

Quanto ti senti cresciuta rispetto a “Se non ricordo” e “Il sapore delle fragole”, i tuoi primi singoli?

«Credo di essere cresciuta parecchio, perchè in questi anni ho ricercato sempre di più la mia cifra e il mio sound, quello che voglio esprimere e come voglio farlo. Seppur io senta ancora miei quei brani, perchè mi ritrovo nel ricordo di quando li ho scritti (soprattutto ne “Il sapore delle fragole”, a cui tengo particolarmente), credo di essere cresciuta dal punto di vista della
scrittura e, d’ora in avanti, vorrei definire sempre meglio la mia cifra.»

 

Lasciaci un’immagine che vorresti venisse subito in mente a chi pensa ad Arianna Chiara.

«Richiesta difficile! Vi lascio con questa immagine: il mio fidato quadernino azzurro, un po’ stropicciato e pieno di scarabocchi su cui annoto i miei ricordi, pensieri e sensazioni, che a volte diventano canzoni. Spero che, comunque, la mia musica evochi nelle persone immagini piene di colori dalle sfumature calde, come quelle di un bel cielo al tramonto, magari sul mare…»

Intervista Arianna Chiara

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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