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Artisti Emergenti

Intervista esclusiva ad Artika per il nuovo singolo “Kill kiss”
Intervista Artika

Intervista esclusiva ad Artika per il nuovo singolo “Kill kiss”

Dopo aver conosciuto thatYounGod (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Artika, in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Kill kiss”. Conoscetela meglio nella nostra intervista!

 

Katrin Roselli, in arte Artika, è un’artista dal sapore dark pop.

Si avvicina alla musica sin da piccola e sale, per la prima volta, su un palco all’età di 7 anni, partecipando a eventi e contest della sua zona.

 

In seguito apre il concerto di Nina Zilli a Comacchio e quello di Noemi e Rocco Hunt a Ravenna. Si esibisce più volte al “Bitter End” di New York, locale che ha visto nascere Lady Gaga. Partecipa come finalista al Festival Show nel 2018, viene scelta come semifinalista al contest “NY canta” e come finalista al Festival “Una voce per San Marino” per rappresentare San Marino all’Eurovision.


Performa in apertura al Festival Trentino Spettacolo e Musica presso la Trentino Music Arena.

 

Si esibisce all’interno dello spettacolo della tribute band “Direzione Annalisa” – miglior tribute band ad Annalisa.

Ciao Katrin, presentati ai nostri lettori.

«Ciao a tutti! Sono Artika, un’artista che ama mescolare musica e immagini con sonorità elettroniche, alternative pop e dark. La mia estetica è un mix di mistero, emozione e cinema noir.»

 

Come e quando hai incontrato la musica nella tua vita?

«La musica è entrata nella mia vita molto presto. Alle elementari, durante le lezioni di musica, mi suggerirono di seguire un corso di canto. Partecipai e, al saggio, quando salii per la prima volta sul palco, capii che avrei voluto farlo per tutta la vita. Durante l’adolescenza, passavo ore a cantare e scrivere canzoni nella mia stanza. La musica è stata il mio rifugio e, crescendo, si è trasformata nel modo più naturale per raccontare la mia storia e connettermi con il mondo.»

 

Sappiamo che dal punto di vista live sei molto attiva: puoi già annoverare, infatti, gli open act di Nina Zilli, Rocco Hunt e Noemi, ma anche la partecipazione come finalista al Festival Show del 2018, al “New York Canta” e “Una voce per San Marino”. Quanto sono state
importanti, per te, queste esperienze? E, soprattutto, ti hanno aiutato a fare quel “salto di qualità”?

«Queste esperienze sono state fondamentali. Salire su palchi così importanti mi ha permesso di crescere non solo come artista, ma anche come persona. Mi hanno insegnato a gestire la pressione, a credere nelle mie capacità e a lavorare sempre per migliorarmi. Ogni performance è stata un tassello
che mi ha aiutato a definire chi sono oggi.»

Intervista Artika
Come possiamo definire, oggi, il tuo stile/genere musicale?

«Il mio stile è un mix di dark pop e elettroniche e atmosfere che richiamano il mondo dei film.»

 

Possiamo dire, quindi, che hai portato un po’ di innovazione nell’industria musicale. Perché, secondo te, questo genere è ancora così sottovalutato in Italia?

«In Italia c’è una forte tradizione musicale, ma spesso manca la curiosità di esplorare nuovi generi. Credo che il dark pop abbia un grande potenziale qui, soprattutto per le nuove generazioni che cercano qualcosa di diverso.»

 

Nella tua arte, tra l’altro, riesci a mescolare elementi musicali a quelli cinematografici dando così un forte contributo al tuo immaginario. Cosa succede ogni volta che devi comporre una canzone?

«Parto sempre dai suoni. Un giro di accordi, una melodia o un effetto sonoro mi ispirano subito e mi suggeriscono cosa voglio raccontare. È come se i suoni parlassero prima delle parole. Da lì costruisco tutto: testo, atmosfera e immagini, creando un mondo che si intreccia tra musica e cinema.»

Intervista Artika
A proposito di nuovi brani, Venerdì 24 Gennaio è uscito “Kill Kiss”, il tuo nuovo singolo: come è nata l’idea della sua creazione e produzione? E che riscontro pensi possa avere col pubblico?

«“Kill Kiss” nasce dall’idea di raccontare la dualità delle relazioni intense, dove l’amore e il pericolo si intrecciano. È una storia che si muove tra desiderio e tensione. Penso che il pubblico possa riconoscersi in queste emozioni universali e immergersi nel mio mondo sonoro.»

 

Un brano che invita l’ascoltatore a immergersi in un racconto emotivo e suggestivo, che affronta temi universali come la dualità delle relazioni intense e i confini sottili tra desiderio pericolo. Puoi spiegarci meglio questi concetti?

«Certo! “Kill Kiss” esplora quella linea sottile tra l’attrazione irresistibile e il rischio che comporta lasciarsi andare completamente. È un viaggio emotivo che mostra la vulnerabilità e la forza che convivono. Kill Kiss è un personaggio inventato come quello di un fumetto, una sorta di alter-ego che prende il possesso della situazione quando le cose iniziano ad andare male, è sicura di sé e non ha paura di agire e di prendersi in mano tutto ciò che è suo.»

 

Brano scritto assieme ad Elya Zambolin e prodotto da Marco Marra. Come sono nate queste collaborazioni? E perché hai pensato proprio a loro due?

«Elya e Marco sono due artisti incredibili che stimo moltissimo. Elya ha un approccio creativo che sposa perfettamente il mio immaginario, mentre Marco è un maestro nel creare atmosfere elettroniche uniche. Lavorare con loro è stato naturale, come se avessimo già chiaro dove volevamo arrivare.»

Una produzione ricca non solo di dettagli elettronici, ma anche di atmosfere che richiamano il mondo del cinema noir e delle storie drammatiche e psicologiche. C’è qualche film da cui hai tratto ispirazione?

«Assolutamente! “Kill Bill”, “Joker” e “Il cigno nero” sono stati grandi fonti di ispirazione. Mi affascinano i personaggi complessi e le atmosfere oscure di questi film, e ho cercato di catturare lo stesso senso di tensione e drammaticità nel brano.»

 

Quanto ti senti cambiata da “Origine” e “Zig Zag”?

«Mi sento più consapevole di chi sono e del messaggio che voglio trasmettere. Con “Kill Kiss” ho trovato una maggiore coerenza tra musica e immaginario, spingendomi oltre i miei limiti. È una versione più matura e audace di me stessa. Tuttavia sono sempre brani che fanno vedere diversi lati di me: questo è quello più dark.»

 

Lasciaci un’immagine che vorresti venisse subito in mente a chi pensa ad Artika.

«Una donna coi lunghi capelli neri, un po’ come un manga, vestita di nero, immersa in un’atmosfera viola scuro, che cammina nell’ombra su una strada deserta illuminata da luci al neon.»

Intervista Artika

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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