Ricordato per aver scritto la pagina più macabra del Festival di Sanremo, oggi vogliamo omaggiare Luigi Tenco, uno dei migliori cantautori italiani mai esistiti, il poeta incompreso con una visione struggente e malinconica della vita.
Continuate la lettura per conoscerlo meglio e scoprire alcuni aneddoti legati al suo percorso artistico.
Luigi Tenco nasce a Cassine, in Piemonte, nel 1938 da una relazione extraconiugale della madre, mai scoperta dal marito. Il tutto resta in gran segreto, anche perché Giuseppe Tenco morirà prima della nascita del piccolo, a causa di un incidente con un cavallo in stalla. Quando Luigi ha solo 10 anni, la madre è costretta a spostarsi, per motivi lavorativi, dalle zone di Ricaldone a quelle di Recco, ed è proprio qui che il cantautore scoprirà la verità sul padre. Questa rivelazione lo porterà a chiudersi in sé stesso e a non fidarsi più di nessuno. Mentre è al liceo, la madre gli affida una maestra privata, con la quale si avvicina alla composizione. Tenco dimostra un innato talento per tutti gli strumenti ed, in particolar modo, per il pianoforte. Per molti anni considererà la musica un passatempo per evadere dai propri fallimenti universitari, avvicinandosi al mondo del jazz ed entrando nel gruppo “Jelly Roll Morton Boyz”, insieme all’amico Bruno Lauzi. Ma alcuni incontri fortunati con figure di spicco del momento, come il musicista Marcello Minerbi, Gino Paoli, i fratelli Reverberi e Fabrizio De Andrè, gli apriranno le porte del successo. Inizierà a pubblicare diverse canzoni sotto pseudonimi (Gigi Mai, Dick Ventuno, Gordon Cliff) per la casa discografica “Ricordi”, per poi utilizzare il suo vero nome e raggiungere il successo, che lo porterà a firmare per RCA. Proprio nell’esperienza romana, verrà decisa la sua partecipazione al Festival di Sanremo del 1967 in coppia con Dalida. La canzone “Ciao Amore Ciao”, partita come super favorita, non verrà compresa, tanto da essere eliminata immediatamente.
Dopo il mancato ripescaggio, si consuma il caso Tenco, destinato a rimanere nella storia macabra di Sanremo. L’artista si suicida, lasciando solo una testimonianza in forma di lettera, nella quale scrive di sentirsi inadatto in un mondo in cui si preferivano canzoni come “Io tu e le rose” di Orietta Berti alle sue. Un gesto di protesta, ma anche simbolo di riscatto e giustizia, dato che, oggi, è considerato uno dei più grandi cantautori di sempre e membro di spicco della scuola genovese. Fra i suoi più grandi successi possiamo citare “Lontano, lontano”, “ Mi sono innamorato di te” e “Vedrai, vedrai”.
Da ascoltare con sarcasmo: Ognuno è libero/Vita familiare
Da ascoltare con la mamma: Vedrai, vedrai/Ti ricorderai
Da ascoltare dopo una serenata: Ho capito che ti amo/Mi sono innamorato di te
Da ascoltare prima di votare: Vita sociale/Cara maestra
Da ascoltare se sei ambizioso: Ragazzo mio/Il mio regno
Come già anticipato, da molti anni ormai non è più possibile ascoltare la voce di Luigi Tenco dal vivo, ma se si vuole dare onore alla sua memoria, consigliamo di partecipare almeno una volta come spettatori del “Premio Tenco”, il più prestigioso premio per cantautori in Italia, oltre che l’iscrizione al Club Tenco per rimanere aggiornati su nuovi eventi esclusivi dedicati alle sue composizioni.
Davide ” Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ” Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ” Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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