Festival di Sanremo 2024

Sanremo 2024, resoconto e pagelle della quinta puntata
Sanremo 2024 pagelle 5° serata

Sanremo 2024, resoconto e pagelle della quinta puntata

Si conclude il Festival di Sanremo con una finale a 5 fra: Angelina Mango, Geolier, Annalisa, Ghali e Irama. Alla fine la spunta la giovane ragazza di Lagonegro, trionfando a 10 anni dalla vittoria di Arisa. Il premio Miglior testo va a Fiorella Mannoia, il premio Miglior arrangiamento e “Lucio Dalla” vanno ad Angelina Mango, mentre il Premio della critica va a Loredana Bertè. Tirando le somme del 74° Festival di Sanremo, ecco come si sono comportati i concorrenti in queste 5 caotiche giornate:

 

Il Sanremo di Renga-Nek: ci aspettavamo molto peggio. Invece provano a rendere giustizia a un brano debole. Chiudono con ottime performance vocali. 5.5
 
Il Sanremo di BigMama: sembrava dovesse portare il femminismo al centro di tutto e, invece, si perde nella mischia con una canzone orecchiabile come tante altre. 4+
 
Il Sanremo di Dargen D’Amico: con un bel testo, il brano non entra nella testa delle persone come il suo precedente, viaggiando in bassa classifica. Nelle cover calpesta le opere di Ennio Morricone, con una pessima rivisitazione. 4+
Il Sanremo di Gazzelle: arriva undicesimo, a tratti immeritatamente, fornendoci delle esibizioni tecnicamente discutibili. Il brano è un lento, ma non da un’ottima rappresentazione dell’indie italiano. 5-
 
Il Sanremo de Il Volo: fanno il loro overperformando sempre con un pezzo pop d’alta qualità e centrano meritatamente la top 10. 7-
 
Il Sanremo di Loredana Bertè: tra le grandi favorite alla partenza, si perde un po’ via nelle esibizioni live, togliendosi chances per la top 5, ma riuscendo a vincere il Premio della critica. 6.5
Il Sanremo dei Negramaro: un Sanremo che si chiude con un magro diciannovesimo posto. Il brano, musicalmente, era coinvolgente, ma abbiamo avuto sicuramente un Giuliano e una band più ispirati. 6-
 
Il Sanremo di Mahmood: derubato forse di un podio a 5 meritato, aveva il brano più eurovisivo del Festival. Sarà uno dei pezzi che andrà meglio fuori da qui. 8+
 
Il Sanremo dei Santi Francesi: partiti senza pretese, ci hanno regalato una delle migliori cover della serata e il brano, pur non immediato, è un electro-pop raffinato. 7
Il Sanremo di Diodato: fa il suo con una ballad da buoni intenditori, ma non spicca sicuramente come aveva fatto con “Fai rumore”. 6-
 
Il Sanremo di Fiorella Mannoia: pur vincendo (come predetto) il Premio miglior testo, il brano stenta a decollare, chiudendo a metà classifica. Qualcuno addirittura pensava al podio, per far capire le aspettative su di lei. 5.5
 
Il Sanremo di Alessandra Amoroso: brava a non far caso al poco hype su di lei. Si merita la top 10 chiudendo al nono posto, portando una ballad d’alta qualità. 7+
Il Sanremo di Alfa: ci dà una delle esibizioni più emozionanti del Festival insieme a Roberto Vecchioni e, grazie alla spinta del televoto, arriva addirittura in top 10. Sorprendente e genuino. 7
 
Il Sanremo di Irama: senza orpelli, sale su quel palco e canta entrandoci nelle viscere con la ballad più bella di tutto il festival. Doveva essere a detta di molti una canzone urlata alla Pappalardo e, invece, si rivela essere un gran brano sulla mancanza. Coraggioso a fare un Sanremo “cupo”, che prosegue nel duetto con Riccardo Cocciante. Raggiunge la finalissima a 5, che  quasi gli va stretta. 9
 
Il Sanremo di Ghali: overperforma sulle cover, con un percorso in grado di parlarci di inclusione e italianità. La canzone non ci ha catturato, ma il testo cerca di affrontare un tema sociale molto importante. 8-
Il Sanremo di Annalisa: era la vincitrice annunciata, tanto elevata dai giornalisti e dalle radio, ma porta un pezzo mediocre trainato dal rispetto che si è guadagnata quest’anno. Delude, pur arrivando terza, con un brano che non solo non vince, ma rimane vuoto di significato. 5+
 
Il Sanremo di Angelina Mango: vincitrice dell’edizione, del premio miglior arrangiamento e del premio “Lucio Dalla”. Un portento sul palco, una cover a dir poco meravigliosa su “La rondine” del padre. La canzone, dalle sfumature gitane, ha scalato la classifica delle nostre preferenze. Coinvolgente e mai banale. 9.5
 
Il Sanremo di Geolier: vince immeritatamente tra i fischi la serata delle cover. Porta un brano da streaming, arrivando secondo solo grazie alla sua immensa fanbase. 6
ll Sanremo di Emma: resta tra gli ignavi per tutto il tempo a Sanremo, non arrivando mai in top 5. Il brano non è cosí male, prosegue la svolta club-pop del suo ultimo album, ma rimane anonima a metà classifica. 5.5
 
Il Sanremo de Il Tre: fa esattamente quello che doveva fare. Un pezzo teen-pop e una bella cover ad alto tasso di romanità con Fabrizio Moro. 6
 
Il Sanremo dei Ricchi e Poveri:  simpatici e visibilmente felici di essere lì. Fanno un pezzo fuori tempo, che però piano piano può fare il suo come tormentone. 6-
Il Sanremo dei Kolors: i giornalisti ci hanno alzato le aspettative, avvisandoci che ci avrebbero fatto scatenare. E invece portano un brano che si perde fra i tanti uptempo, chiudendo al sedicesimo posto. 5
 
Il Sanremo di Maninni: il più sconosciuto, sera dopo sera ha tirato fuori un’ottima tecnica vocale, sorprendendo anche con una ballad dimenticabilissima. 6-
 
Il Sanremo di La Sad: rubano borse, portano nella Sad Amadeus. Sono colorati, casinisti e dalla forte anima punk. Arrivano quartultimi, ma a loro non importa, hanno portato lo spirito emo al Festival più incravattato d’Italia. 6
Il Sanremo di Mr Rain: le tenta tutte. Con le altalene, con l’orchestrazione e con il vocoder, ma stavolta arriva meno. Ripetitivo, per quanto sempre interessante. 6-
 
Il Sanremo di Fred De Palma: si snatura, abbandonando il latin in favore di un pezzo uptempo che non sembra vivere davvero. Arriva ultimo, facendo un Festival insignificante. 3.5
 
Il Sanremo di Sangiovanni: dispiace per il ragazzo che sta vivendo dei momenti difficili. Però il brano, per quanto armonicamente interessante, non spicca mai. Melensa e lagnosa, l’introspezione non sembra essere la sua strada. 4
Il Sanremo di Clara: trainata dal successo di Sanremo Giovani e “Mare fuori”, si presenta al Festival in maniera molto elegante, non sfigurando mai. Il brano non è fortissimo. 6-
 
Il Sanremo dei Bnkr44: senza aspettative, non fanno granchè. Loro sono impacciati sul palco, non portando l’anima pop-punk che ci aspettavamo. Chiudono al terzultimo posto dopo tante performances sotto tono. 4-
 
Il Sanremo di Rose Villain: bel timbro, ma canzone inconcludente. Belle strofe orchestrali, completamente rovinate dal ritornello. Nella serata cover viene sovrastata dalla potenza di Gianna Nannini, risultando piccola e acerba. 4.5
La Top 5 del Festival:
  1. Angelina Mango
  2. Irama
  3. Mahmood
  4. Ghali
  5. Alessandra Amoroso
 
La Flop 5 del Festival:
  1. Annalisa
  2. The Kolors
  3. Sangiovanni
  4. Mr Rain
  5. Fred De Palma
 
Gli Outsider:
  1. Alfa
  2. Santi Francesi
  3. Il Tre
  4. Il Volo
  5. Maninni
 
Da Playlist:
  1. Geolier
  2. La Sad
  3. Loredana Bertè
  4. Emma
  5. Ricchi e Poveri
Pillole di Musica Pop, Sanremo edition (Final 5)
Da ascoltare in una giornata grigia: “La noia” di Angelina Mango
 
Da ascoltare durante una partita del Napoli: “I p’ me Tu p’ te” di Geolier
 
Da ascoltare con le calze a rete: “Sinceramente” di Annalisa
 
Da ascoltare contro ogni guerra e ogni sopruso: “Casa mia” di Ghali
 
Da ascoltare guardando il cielo notturno: “Tu no” di Irama

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

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Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.

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