News

Sanremo Giovani 2024, resoconto e pagelle delle 24 canzoni
Sanremo Giovani 2024 pagelle

Sanremo Giovani 2024, resoconto e pagelle delle 24 canzoni

Sono uscite su Rai Play le canzoni degli artisti semifinalisti di “Sanremo Giovani”. La selezione porterà ad una finale composta da 6 nomi, a cui andranno aggiunti 2 provenienti dall’Area Sanremo. Solo 4 (3 di Sanremo Giovani e 1 da Area Sanremo) saranno i vincitori che avranno l’onore di rappresentare il mondo delle nuove proposte all’Ariston. Ecco le nostre impressioni sui brani in gara di “Sanremo Giovani”:

Vale Lp e Lil Jolie: rimangono a metà fra pop commerciale e pop psichedelico. Un ritornello che, praticamente, è il 70% del brano, e che finisce per stancare l’ascoltatore. Inoltre il tema non è di certo originalissimo, trattando di un rapporto caratterizzato da continui sali e scendi emotivi. 4- (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Tancredi: tenta la strada della satira con “Standing ovation“. Il brano si ispira al rap-pop ironico di artisti del calibro di Fabri Fibra, Caparezza o Willie Peyote, tanto per citarne alcuni. Si indaga sullo star system, sul ruolo delle major e sulle pressioni sociali. A livello sonoro nulla d’eccezionale, ma quantomeno è stato coraggioso nel tema. 6- (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Synergy: duo R&B che, però, fa molti compromessi con il pop. Il testo di “Fiamma” è scritto in maniera molto basilare ed eccede nei cliché sulla passione amorosa. Le vocalità si intersecano bene, ma spesso esagerano con troppi virtuosismi stucchevoli. 5- (clicca qui per ascoltare il brano)

Sanremo Giovani 2024 pagelle

Sidy: sfumature black in un’intensissima ballad amorosa. Tra i punti di forza, la vocalità del ragazzo che risulta essere molto espressiva e la costruzione della canzone, in continuo crescendo fino al bridge. Al contrario tra i punti deboli, qualche ingenuità testuale che depotenziano il significato del brano, utilizzando immagini trite e ritrite nel panorama pop italiano. 6 (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Settembre: sorprende il giovane talento proveniente da X Factor. Perché si stravolge e, forse, trova nel dark pop di “Vertebre” il suo genere musicale. Ispirazioni dall’ultimo Michele Bravi (quello di “La geografia del buio”), canta in maniera viscerale un’amore vissuto con tutti gli eccessi emotivi tipici dei sentimenti giovanili. Riduce il dialetto napoletano ai cori, il brano è costruito in maniera intelligente, dandoci la sensazione che sia in continuo divenire (con aggiunta d’espedienti) fino all’ultimo ritornello cantato con la voce spezzata. 6.5 (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Selmi: lui è unico nel modo di interpretare, riesce sempre a connettersi emotivamente con il pubblico dal vivo e non sbaglia mai l’immersione nei brani. Il timbro è molto interessante, ma la canzone “Forse per sempre” non lo valorizza a pieno. Una ballad classica sul rapporto con una persona perduta nel tempo, che non ha alcun guizzo melodico o autoriale. 5.5 (clicca qui per ascoltare il brano)

Moska Drunkard: rapper di contenuti, dedica “Trinacria” alla sua terra, la Sicilia, ricca di bellezze e contraddizioni. Le parti migliori si hanno nelle strofe che, però, sono compresse in nome di un ritornello (probabilmente inserito per andare a Sanremo Giovani) che risulta molto inferiore per scrittura rispetto al tema trattato. Il timbro ha potenziale, ma già nella versione in studio si notano problemi nella gestione della respirazione post extrabeat. 5 (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Nicol: porta un’indie ballad straziante sulla solitudine causata dalla deriva della società. La sua “Come mare” è molto interessante sia a livello autoriale che strutturale. Ispirata dai grandi cantautori della seconda decade duemila (tra cui Fabrizio Moro e Ermal Meta), i dubbi maggiori rimangono relativi alla sua tecnica vocale. La voce è molto corretta dall’autotune e, paradossalmente, questo brano sarebbe maggiormente valorizzato da un altro interprete. 5.5 (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Orion: il suo brano “Diamanti nel fango” è più vicino ad una serenata da cantare per una lei in una serata in spiaggia, rispetto ad essere un brano dal valore sanremese. Si tratta di una canzone con immagini indie legate alla quotidianità giovanile e, melodicamente, non c’è alcun passaggio interessante. 3+ (clicca qui per ascoltare il brano)

Sanremo Giovani 2024 pagelle

Questo E Quello: interessante il mood della canzone “Bella Balla”, leggero e scanzonato come il primo Max Gazzè. Interessante anche il loro modo di scrivere, che cavalca vari generi dal pop al rap con qualche spunto R&B. Ma la canzone è una commercialata pura, con un ritornello fastidiosamente catchy ed una tematica troppo semplicistica per un palco come quello di Sanremo. 5 (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Rea: riesce sempre a deludere nella scelta delle canzoni, sotto il valore della sua voce. In altri generi sarebbe una spada (per esempio nel country), ma Rea si ostina ad un pop dalla scrittura urban. “Cielo aperto” è un pezzo medio da playlist di Spotify, su un amore fulminante. Privo di personalità e riconoscibilità. 3.5 (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Sea John: tratta un tema molto importante, quello della salute mentale giovanile in “Se fossi felice”. L’incapacità di uscire da uno stato depressivo è al centro della ballad che, però, tralasciando il tema importante, risulta troppo struggente, rischiando di farsi percepire come troppo lagnosa rispetto alle intenzioni che ha. 5 (clicca qui per ascoltare il brano)

Sanremo Giovani 2024 pagelle

Cosmonauti Borghesi: ispirati nel modo di scrivere dai Pinguini Tattici Nucleari e nelle sonorità dai Bnkr44, portano un pezzo pop chiamato “Aurora Tropicale” sulle piccole ansie della quotidianità adolescenziale. Leggeri e giocosi, sono molto acerbi a livello vocale e anche nella costruzione della canzone. Troppo piatta rispetto alle intenzioni trascinanti. 5 (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Dea Culpa: porta un pezzo dark-urban molto interessante, con elementi elettronici che valorizzano il ritornello di “Nuda”. Il tema è molto attuale, ma poco originale, sulla tossicità sessuale di una relazione che ha raggiunto il termine. 6- (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Giin: non c’è talento vocale, non c’è ricercatezza musicale e non c’è nemmeno sentimento nel cantare un testo privo di qualsiasi link emotivo. “Tornare al mare” è un pezzo vuoto, che cerca di trovare una sua profondità nel ricongiungimento con il mare, visto in vacanza, dopo aver subito una delusione amorosa. 3 (clicca qui per ascoltare il brano)

Sanremo Giovani 2024 pagelle

Grelmos: “Flashback” è un pezzo urban che non brilla per scrittura. La penna è egoriferita, che esalta le qualità di durezza del carattere di Grelmos, e anche le sue fragilità, che tende a nascondere. Cade nei cliché da star, togliendo la sua sensualità e l’ottima presenza scenica che si vede già nel videoclip. Non rimane moltissimo da salvare. 4- (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Mazzariello: prova a puntare tutto sul testo in “Amarsi per lavoro”, ma anche nella scrittura c’è qualche ingenuità, come la ripetitività delle immagini quotidiane troppo valorizzate nel genere indie. Il brano ha anche un tema interessante, il tentativo di non far tramontare un amore in dovere con il passare del tempo e con l’aumentare degli impegni. Ma il risultato è una ballata indie che si disperde in mezzo a tante altre. 4- (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Angelica Bove: abbassa il suo linguaggio a colloquiale, dovendo trattare di una tematica sessuale. Il ritornello convince e, a tratti, ricorda una Noemi in grande spolvero, ma è nelle strofe il problema principale, dove la personalità schiva conosciuta ad X Factor si traveste da bad-girl, portandoci a non credere molto al racconto che risulta costruito. 5.5 (clicca qui per ascoltare il brano)

Sanremo Giovani 2024 pagelle

Mew: suoni metallici e atmosfera horror per un brano disturbante sullo stato depressivo. Mew convince anche nella scrittura, mai banale e sempre universale. Il lato debole di “Oh my god” è il ritornello, troppo radiofonico rispetto all’oscurità del tema trattato. Se avesse avuto più coraggio, il valore del brano sarebbe stato maggiore. 6.5 (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Angie: esprime sicurezza, facendoci intuire la sua vena da pop-star internazionale. Alterna fraseggi al cantato, che emerge nello special. Il brano è pop-elettronico, che si ispira alla Britney Spears di “Baby One More Time”. “Scorpione” parla della tossicità di una relazione, velenosa ma necessaria come la pioggia nel deserto. 6- (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Arianna Rozzo: la sua “J’adore” è un agglomerato di stilemi che prendono spunto da vari ambienti: quello dell’urban napoletano, quello della trap demenziale (alla Myss Keta) passando per il mondo dance-pop. Il risultato è un prodotto usa e getta, mediocre e superficiale. 2 (clicca qui per ascoltare il brano)

Sanremo Giovani 2024 pagelle

Bosnia: prova a proporre qualcosa di interessante nel mondo hip-hop, utilizzando una strumentale che continua ad evolversi, passando dallo psichedelico all’urban tra strofa e ritornello. La rovina del pezzo è proprio il ritornello in cassa dritta che lo porta ad omologarsi con gran parte della scena napoletana. Il suo brano chiamato “Vengo dal sud” ha al centro il tema della rivalsa sociale. 5 (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Alex Wyse: non punta alla pancia perchè “Rockstar” non è un brano dal facile ascolto. Sceglie la strada dell’eleganza con atmosfere poetiche alla Cesare Cremonini. Tra falsetti che pescano dal mondo di Harry Styles, dipinge un amore che tenta di viversi intensamente in un mondo piatto dove non ci sono più rockstar. 6+ (clicca qui per ascoltare il brano)

 

Ciao Sono Vale: difficile descrivere “Una nuvola mi copre”, si può dire solo che è una urban-hit con il pregio di essere musicale e con l’enorme difetto di essere perfettamente allineata alle esigenze del mercato discografico di oggi. Tanto prodotto, poca arte. 4- (clicca qui per ascoltare il brano)

Sanremo Giovani 2024 pagelle
Sanremo Giovani 2024 pagelle
Sanremo Giovani 2024 – la nostra classifica
  1. Oh my God” – Mew
  2. Vertebre” – Settembre
  3. Rockstar” – Alex Wyse
  4. Tutte le volte” – Sidy
  5. Nuda” – Dea Culpa
  6. Scorpione” – Angie
  7. Standing ovation” – Tancredi
  8. Forse per sempre” – Selmi
  9. Come mare” – Nicol
  10. La nostra malinconia” – Angelica Bove
  11. Aurora Tropicale” – Cosmonauti Borghesi
  12. Se fossi felice” – Sea John
  13. Vengo dal sud” – Bosnia
  14. Bella balla” – Questo E Quello
  15. Trinacria” – Moska Drunkard
  16. Fiamma” – Synergy
  17. Amarsi per lavoro” – Mazzariello
  18. Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore” – Vale LpLil Jolie
  19. Flashback” – Grelmos
  20. Una nuvola mi copre” – Ciao Sono Vale
  21. Cielo aperto” – Rea
  22. Diamanti nel fango” – Orion
  23. Tornare al mare” – Giin
  24. J’adore” – Arianna Rozzo

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Conosci l'Autore

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.

Categorie

Articoli Recenti

Newsletter

 * Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo n. 2016/679.

Seguici