Dopo aver conosciuto Giuseppe Tropea (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Tekla, giovane cantautrice bolognese, in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Male”. Conoscetela meglio nella nostra intervista!
Francesca Cini, in arte Tekla, nasce nel Giugno del 1994 a Bologna. Sin da giovanissima si dimostra appassionata di poesia e musica. All’età di dodici anni partecipa al concorso “L’Italia che canta 2006″: il primo palco e la prima esperienza televisiva le regalano il “Premio Qualità“, oltre alla consapevolezza e curiosità nell’approfondire questo percorso. Da qui inizia a studiare canto insieme alla jazzista e concertista americana Irene Robbins.
Nel 2014 pubblica in modo indipendente “Sola e sporca“, il suo primo singolo e, l’anno seguente, partecipa a The Voice of Italy. Nel 2016 Fonoprint Studios è il primo contratto discografico con cui Tekla pubblica “Via”, brano curato da Cristian Riganò. Nel 2017 produce “Marama“, il suo primo album con influenza afro-pop e afro-beat.
Dal 2019 inizia un percorso indipendente di autoproduzione, che include la creazione di testi e suoni per altri artisti, iniziando diverse collaborazioni in veste di autrice, tra cui un progetto di duo femminile con Ilaria: le due hanno pubblicato insieme “Isola”, “Déjà vu”, “NON PERDO MAI”, “Eh Bam Bam” (prod. Double Deejay) e Correre.
Dopo aver pubblicato “A volte capita” e “Tutte le volte”, oggi è tornata sulle scene in veste da solista con il nuovo singolo “Male“, un brano dall’atmosfera inquietante ed ammaliante con sonorità che si alternano tra dolcezza e amarezza. Alla base del pezzo ritroviamo la tematica del fraintendimento, per questo è nata l’idea di promozione attraverso i social, con l’utilizzo di OnlyFans, una piattaforma criticata e spesso utilizzata per la diffusione di contenuti espliciti.
«Ciao sono Tekla, una ragazza di Bologna appassionata di poesia e musica. Sono diplomata in grafica pubblicitaria e sogno di vivere di musica da sempre.»
«Il battesimo è stato in età davvero tenera: avevo nove anni e replicavo le voci che sentivo alla radio. A 12 anni, poi, ho iniziato il percorso di studi canori.»
«Sì, è stato un periodo della mia vita estremamente felice e fortunato. Ricordo con piacere quanto è stato forte riuscire a controllare il mio mondo emotivo. I compagni di avventura ed i coach sono state le persone con cui ho condiviso davvero tanto..»
«Certo. Adoro il lavoro di autrice, permette di uscire da sè ed entrare in storie diverse dalla propria. Credo sia davvero una ricchezza inestimabile.»
«Credo che posso scegliere entrambe senza rinunciare a nulla.»
«Male è il primo singolo da solista di questo 2024!
È un brano che ho scritto parecchi anni fa e che aspettava il suono giusto per uscire. Sono entusiasta del risultato!»
«Spesso e volentieri. Purtroppo accade davvero molto spesso, inizialmente non viene quasi mai mostrato il lato più complesso di noi.»
«Credo che riconoscerla per tempo non sia sempre fattibile, ci sono tante red flag, ma noi possiamo ignorarle completamente. Liberarmene non è immediato, credo sia una presa di coscienza fatta di piccole sorsate di libertà, che consente di avere la lucidità necessaria.»
«Oggi è molto complesso. Si ascolta poco, si parla troppo.
Le relazioni odierne sono sintetizzate, non abbiamo tempo nè voglia di approfondire, ma solo necessità di scappare dalla solitudine.»
«Questo social credo sia estremamente adatto, in quanto molto giudicato e poco approfondito. Ma, di fondo, senza spesso chiedersi per cosa è nato e quanti e quali utilizzi possano esserci. Chiaramente è stata una provocazione voluta e, di conseguenza, è andata esattamente come speravo.»
«Non era quello il fine, credo che non siano variati molto. Penso sia limitante vederla come una trovata per acchiappare più streaming. Ha generato indubbiamente maggior interesse, ma soprattutto polemica, ed era attinente al significato del brano stesso. Per questo mi ritengo estremamente soddisfatta.»
«Credo che il concetto visivo, ai giorni nostri, sia importante come quello del testo e della musica.»
«Ad oggi sono concentrata maggiormente sulla scrittura. Per quanto riguarda il tour, quindi, ci saranno pochissime date, prevalentemente in acustico. Non è previsto un album, ma la pubblicazione di diversi singoli.»
«Non credo di essere la persona adatta a dare un consiglio in merito a questo aspetto. Credo fermamente che l’industria musicale attuale sia in perenne evoluzione, di conseguenza gli unici che dovrebbero dare dei consigli agli emergenti sono i discografici.»
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
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