Secondo live di X Factor che lascia alle spalle le polemiche fra autori, cantanti e giudici della scorsa settimana. In questa puntata c’è molto spazio per musica, colpi di scena e ripescaggi. Vediamo come si sono comportati gli 11 (+1) concorrenti:
Angelica Bove: doveva per forza dimostrare, alla seconda puntata, che sa fare pezzi carichi come “Love me again” e che sa muoversi sul palco? La risposta sarebbe no, ma per Ambra sì. Tutto insieme è risultato poco credibile, facendole perdere di vista anche il controllo sulla voce. 5.5
Stunt Pilots: Stuntpilotizzano anche Sting in “Englishman in New York“. Ci vuole tanto coraggio, ma anche tanto talento, perchè ci stiamo rendendo conto che il loro funk-rock, puntata dopo puntata, si fa sempre più originale per il nostro panorama musicale. 7.5
Selmi: ha l’unicità di arrivare sempre emotivamente al cuore in tutte le cose che fa, rara dote spesso legata ai grandi interpreti. Peccato per la voce traballante in tutto il pezzo dei Radiohead, che ha diminuito la bellezza della performance. 6+
Maria Tomba: riesce nella difficile impresa di trasformare “You shook me all night long” in uno stacchetto degno del peggior musical di Barbie. 4
Il solito Dandy: mantiene leggera “Giulia” di Gianni Togni, aggiungendoci un tocco dance e tanta personalità. La migliore esibizione della serata. 8
Gaetano: dimostra maggiore controllo vocale in “Dancing on my own“, però come han fatto giustamente notare i giudici, la sua ricerca della precisione ha inciso negativamente nell’interpretazione. 5.5
Sickteens: bravi esecutori di “Voices“, cercando il più possibile di mettere del loro in Russ Ballard. Dopo la crisi di pianto avuta in settimana, l’esibizione è una bellissima prova di forza, anche se non si è ancora rivista la boyband che ci aveva fatto alzare dal divano alle auditions. Morgan deve stare attento a restare nel limite tra sperimentare e snaturare. 7
Sarafine: aggiunge sempre qualcosa per non rendere monotono il suo progetto che, dopo l’eliminazione degli Animaux, diventa quello più particolare per X Factor. Dopo la intro monologo, stravolge i Beatles, ma nel suo mondo è concesso. 7
Astromare (i ripescati): appena vinto il ballottaggio, si vedono tutti i limiti che li avevano portati all’eliminazione. Hanno rispettato poco il pezzo dei Queen. Casinisti, a tratti ripetitivi, sembrano più da serata in un pub, che da prima televisiva. Anche se la loro pazzia potrebbe essere terreno fertile per le assegnazioni di Morgan. 4
Settembre: si conferma l’artista più vicino alle logiche del mercato urban. In “Chiagne” riesce ad unire un bel cantato a un bel groove. 7+
Asia Leva: messe a nudo tutte le sue carenze di fronte all’eccletticità di Kendrich Lamar in “All the stars“, viene giustamente eliminata, non essendo al livello del programma. 3
Matteo Alieno: grande interpretazione con una buona dose di follia in “Dio mio no” di Lucio Battisti. Molto più a fuoco rispetto al “dove vai, te ne vai“, sofferente nel pezzo di Annalisa. 7
Dargen D’Amico: anche oggi inscalfibile, però poco brillante nei giudizi rispetto a come ci aveva abituati. Le assegnazioni sono perfette, permettendo a Il Solito Dandy di essere il top player di serata, oltre a far fare ottima figura a Settembre e agli Stunt Pilots. 7
Ambra Angiolini: ribalta completamente la personalità di Angelica, facendole perdere il focus sulla voce e assegnandole un pezzo troppo pop. Rinchiude Gaetano in un pezzo in cui necessita di tanta concentrazione vocale, ma stavolta riesce a rispettare Matteo Alieno, assegnandogli un pezzo di Battisti. 4.5
Morgan: criptico, spontaneo, affascinante. Quando interviene spesso è scomodo, ma anche estremamente colto e pungente. Come giudice fa tutto bene, dando spesso ottimi spunti ai concorrenti avversari. Ma in questo X Factor, per ora, gli sta mancando il controllo sulle assegnazioni. Vuole far immergere i Sickteens nella storia del rock, quando il loro genere è per concetto il suo opposto. Assegna a Selmi pezzi vocalmente difficilissimi, diminuendo la sua dote empatica e, ora, dovrà controvoglia (perchè sia chiaro, Morgan non li voleva) controllare la pazzia degli Astromare. Lui, che artisticamente è un pazzo per natura. 6-
Fedez: lo ripetiamo dall’inizio, purtroppo il Ferragnez ha la squadra meno valida. Perde Asia Leva, ma probabilmente era inevitabile. Fa solo il grave errore di assegnare gli ACDC a Maria Tomba, ma sta facendo sbocciare liberamente il progetto Sarafine, che anche stavolta è tra le migliori della serata. 6-
Davide ” Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ” Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ” Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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