Dopo le Auditions, torna finalmente X Factor, visto e recensito da Pillole di Musica Pop. Con conduttrice la spontaneità di Giorgia e con un tavolo composto da 4 giurati di grande carisma, ecco il nostro parere sui primi due team composti durante i Bootcamp:
Potara: fanno esattamente quello che non si dovrebbe fare in una fase come quella dei Bootcamp, sperimentare. E per lo più lo fanno su un capolavoro del grunge come “Smells like teen spirit“, abbassando la qualità della proposta e facendola in chiave urban con i tipici ausili vocali. Non è questione di autotune, ma del contesto in cui viene utilizzato. 3
Elmira: con “Stop this flame” è la quota pop-star di quest’anno. Passata più in sordina rispetto all’irriverenza di Beatrice Quinta, perchè è un po’ più acerba nello staging, ha tutto per essere un ottimo prodotto pop per l’industria. Anche se l’eredità lasciata da Dua Lipa rischia di adombrarla e renderla una delle tante imitatrici. 6
Francesca: ascoltando il suo inedito, “Paracadute”, ci si rende conto della valenza artistica di Francesca. Scrittura raffinata, timbro di un’unicità disarmante e, soprattutto, tanto contenuto pur parlando di una relazione affettiva. 7.5
The Foolz: la pedina “band” della squadra di Jake. Non brillano particolarmente in “Ça plane pour moi“, risultando leggermente privi di personalità musicale rispetto alla band a cui hanno rubato il posto, gli Speakeasy. Ancora troppe somiglianze nelle movenze e nei fraseggi con i primi Maneskin, che già avevamo notato durante l’audizione. 5.5
Les Votives: elettrizzano tutti in “Bang bang (my baby shot me out)“, confermando di essere la band più a fuoco dell’edizione. Con un po’ di coraggio possono fare lo stesso percorso che fecero gli Stunt Pilots, a metà fra cavalli di battaglia e sperimentazione. 7.5
Lorenzo: era stato l’idol delle Auditions. Sia per l’intensità da interprete, sia per la sua frizzantissima ironia. Sfrutta la sua capacità di arrivare in fondo all’anima della gente che lo ascolta, dimostrando un’ottima vocalità in “Destri”, oltre all’innata capacità di attirare l’attenzione durante la sua esibizione. È giovanissimo ma ha già qualità istintive per essere un futuro artista da ballad pop. 7.5
Ibrahim: il fiore all’occhiello della puntata. Hip-hop ibridato al reggae in “Doo wop (that thing)“. Riconoscibilissimo dal punto di vista vocale, ha anche la fortuna di essere portatore di un genere inesplorato nel mainstream. Ci sbilanciamo, pensiamo possa essere uno dei finalisti di questa edizione, dato che brillerà ai live grazie alla sua internazionalità. 9
I Patagarri: da amante del cantautorato, considero “Il cielo in una stanza” una delle poche canzoni intoccabili, eppure i Patagarri la toccano stravolgendola nel loro mondo, senza sfigurare del tutto. Debole rispetto all’originale, questo è indubbio, ma sfruttano la grande quantità di strumenti a disposizione per ricreare a loro modo l’atmosfera mistica della canzone. 6-
Paola: non toccava a lei esprimere giudizi, ma come sempre denota una grande personalità nel commentare. Spontanea, schietta e anche alla ricerca di un fidanzato tra i concorrenti, viste alcune avances lanciate. Al momento è una delle sorprese più belle del tavolo di X Factor. La sua genuinità ripagherà. 7
Manuel: come per Paola, vale lo stesso discorso. Libero dallo scegliere, può esprimersi a pieno delle sue facoltà. Dissacrante e sprezzante, pur mantenendo un’eleganza che era mancata a Morgan, è il giudice più competente dell’edizione. Porta avanti la lotta contro l’utilizzo delle barre (rovina degli ultimi anni per il mondo delle cover) e contro l’eccessiva sperimentazione, come nel caso dei Potara. Qualitativamente impeccabile. 9.5
Jake La Furia: col difficile compito di aprire la stagione dei Bootcamp, qualche errore lo ha commesso. Eliminando alcuni artisti (come Lunaspina) che meritavano un posto, solo perchè troppo distanti dalla sua visione musicale. Apprezzabile però la sua schiettezza, come dimostra la decisione di eliminare un rapper hardcore perchè inadatto al contesto pop (citando finalmente il termine “rapper pop”, e facendo così una distinzione importante all’interno del genere, non chiara a tutti). Dotato di grandi capacità di linguaggio e di ironia, crescerà sicuramente nel corso delle puntate. 7
Achille Lauro: il più abituato, insieme a Manuel, a svolgere il ruolo di giudice. Probabilmente questa sua sicurezza lo ha portato a fare le scelte migliori in assoluto della puntata. Optando per un quartetto di grande valore. Dal punto di vista televisivo, tuttavia, è risultato a tratti sottotono, soprattutto nell’amalgama con gli altri 3 giudici. 7+
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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