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X Factor 2024, resoconto e pagelle del quinto live
X Factor 2024 5° live

X Factor 2024, resoconto e pagelle del quinto live

Al via una nuova puntata di X Factor, l’ultima prima delle semifinali. Gara molto importante perché, oltre alla canonica gara cover, i concorrenti presentano i loro inediti durante la prima manche:

 

Manche inediti

Les Votives: si presentano con il rock alternativo in “Monster“. Scelgono la strada dell’inglese, puntando all’internazionalità, rischiando tuttavia una mancata fidelizzazione in Italia. Il brano è ricco d’atmosfere cupe, con tanti momenti strumentali. 6

 

Lowrah: il suo vestito di presentazione è urban commerciale. “Malasuerte” richiama il mood vanitoso di “Pookie”, con ritmica reggaeton e un testo da badgirl. Si disperde in mezzo a tante proposte prive d’identità. 5+

 

PunkCake: la loro “Gloom” è ovviamente punk demenziale. Cartolina migliore non c’era per presentarsi al loro fandom. Il bacino non punta al mainstream, ma a costruirsi un pubblico per un futuro tour nei locali. Coerenti e solidi artisticamente. 6

Francamente: ballad dal gusto retrò, con spunti aulici alla Patty Pravo ed Anna Oxa, tuttavia la sua “Fucina” melodicamente non ha grandi guizzi, restando sempre sullo stesso grado d’intensità e non facendoci percepire la forza che dovrebbe avere un singolo. 5+

 

Patagarri: si limitano un po’ in “Caravan”. Pur mantenendo il grattato ed un certo gusto swing per il ritornello. Il brano non ha il coraggio di proporsi al mercato con le influenze jazz che tanto li hanno fatti apprezzare nel corso del programma. L’immaginario del pezzo, al contrario, appartiene al pop teatrale puro, sulla falsa riga di “Made in Italy” di Rosa Chemical. 6-

 

Lorenzo: assorbe un po’ troppo la discografia del suo giudice, sia nel modo d’interpretare che fa molto “Amore disperato”, sia nel modo di scrivere molto malinconico. Tuttavia “Mille concerti” è l’inedito che meglio si veste al suo interprete, oltre a far percepire una certa maturità di concetti che, vista la giovanissima età, fa ben sperare. 6.5

Mimì: si snatura completamente, abbandonando il soul in favore di vesti in cui proprio non si valorizza. “Dove si va” è un pezzo urban-pop, che segue le influenze di Madame, ma che aggiunge ben poco al percorso intrapreso dall’allieva di Manuel Agnelli. 5-

 

Seconda manche

Lorenzo: comfort zone pura su “Tango” di Tananai. Al pianoforte trova anche lo spazio per emozionarsi, pur appiattendo il brano nel suo secondo ritornello. La scelta stilistica di rendere lineare tutto il crescendo della canzone, a livello di riuscita, non è stato azzeccatissimo, ma a livello di vocalità c’è poco da correggere. 6+

 

PunkCake: rischiano tentando di portare una canzone più emotiva come “Maps“. Lo struggimento da grido disperato, viene ben reso dall’interpretazione gotica di Sonia, oltre che dal vestito di scena rappresentante una sposa in lutto amoroso. 6+

Mimì: trovata la chiave emozionale per le cover, ormai Mimì è una macchina da guerra. Riesce a fare un compromesso fra la voglia d’evasione e l’intensità che esprime “Lilac wine“, immedesimandosi in qualsiasi persona che si trova ad essere sola e prova a ricercare l’amore negli eccessi inebrianti. 8.5

 

Les Votives: devono confrontarsi con la potenza vocale di Amy Winehouse con “You know i’m no good” e riescono a ben figurare, graffiando molto la canzone con la timbrica e con le sonorità compatte. 8

 

Francamente: sceglie nuovamente una versione unplugged per “Believe” di Cher. Le timbriche hanno dei punti in comune e questo la avvantaggia nella buona resa del brano. Tuttavia questa volta la scelta stilistica non ha pagato, dato che, probabilmente, se si fosse tenuto lo stesso spirito trascinante dell’originale, si starebbe parlando di un’altra standing-ovation. 6.5

Patagarri: uniscono 2 canzoni molto distanti come “Bella ciao” e “Tu vuò fà l’americano”, riscrivendo il testo del secondo per mantenere il profondo senso umano della prima canzone. Anche per loro comfort zone pura, con atmosfera alla Fred Buscaglione e tanti divertissements ben riusciti, nonostante in questo mondo da clima cabaret venga depotenziato il messaggio sociale. 8-

 

Ballottaggio

Lowrah: riesce a stare concentrata nonostante il secondo ballottaggio di fila. Nell’intensità di “Someone you loved“. Tralasciando qualche imprecisione vocale nelle note basse, colpisce sempre con un arrangiamento elegante e moderato. 7

 

PunkCake: estremamente disturbanti in “I’m scum idles“, rimangono identici in tutto il loro percorso. Grande pregio per quanto riguarda l’identità, ma grande difetto per quel che concerne la crescita. 6-

Manuel: pacato e distaccato, usa tutte le sue energie per far arrivare al cuore Mimì, riuscendoci per la seconda volta consecutiva. Interviene sempre nello specifico quando si parla di rock e sottolinea la poca assonanza tra il mondo sonoro dei Patagarri e l’importanza socio-politica di “Bella ciao”. 7.5

 

Paola: pur rimanendo senza concorrenti, ha fatto il massimo per valorizzare il doppio lato di Lowrah, quello performativo e quello interpretativo. Con un percorso molto ben strutturato che, però, non è bastato per far ricredere il televoto. Con gli altri concorrenti riesce ad essere critica quando necessario, ma anche onesta quando invece bisogna valorizzarli, uscendo dalle dinamiche televisive e questo le fa onore. 7.5

 

Jake La Furia: trova il coraggio per non andare al tilt, eliminando Lowrah. Riesce sempre a valorizzare la personalità di Francamente con arrangiamenti chitarra e voce e scelte provenienti dal mainstream storico della musica pop. 8-

 

Achille Lauro: un po’ scarico, tende a ripetersi nei commenti e nel tentativo di valorizzare i propri concorrenti. Anche se riesce, per l’ennesima volta, ad uscire indenne da una puntata, con ancora tutti e 3 i suoi pupilli. 7

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

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Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.

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